In una intensa partitura visiva, di parole e sentimenti, Antonio Latella regista, indiscusso maestro del teatro europeo e anche autore con Federico Bellini, affronta venerdì 11 aprile al Teatro Sperimentale di Pesaro e sabato 12 aprile al Pergolesi di Jesi, con la forza e l’intelligenza dell’arte, il tema della violenza in Wonder woman affidandone l’interpretazione alle straordinarie Maria Chiara Arrighini, Giulia Heathfield Di Renzi, Chiara Ferrara e Beatrice Verzotti. Lo spettacolo, proposto a Jesi nella stagione teatrale realizzata dalla Fondazione Pergolesi Spontini con il Comune di Jesi e l’AMAT è anche tappa del ricco cartellone di TeatrOltre, festival ideato e realizzato all’insegna della multidisciplinarietà dall’AMAT con 10 Comuni del territorio marchigiano – tra i quali quello di Pesaro che ne è capofila sin dall’avvio del progetto – palcoscenico ampio per le più importanti esperienze dei linguaggi contemporanei giunto alla ventunesima edizione. L’appuntamento di Pesaro inoltre nasce con la collaborazione del Festival Percorsi, rassegna ideata e promossa dall’Associazione Percorso Donna.
La protagonista, una Wonder Woman moderna, rappresentata da quattro attrici, combatte contro un sistema ingiusto, mettendo a nudo le distorsioni della verità attraverso un racconto intenso e ininterrotto.
Nel 2015 una ragazza peruviana è con ogni probabilità vittima di uno stupro di gruppo; con una sentenza che suscitò molto scalpore con l’assoluzione degli imputati con motivazioni quantomeno discutibili. Secondo le giudici, la ragazza risultava “troppo mascolina” per essere attraente e causa di violenza sessuale. La Corte di Cassazione, fortunatamente, ha ribaltato il giudizio condannando i ragazzi autori dello stupro; eppure rimane nella memoria il precedente indelebile di un giudizio emesso per ragioni che fanno riferimento all’estetica della vittima, in un singolare rovesciamento in cui pare che la vittima stessa sia in pratica l’imputato, come fosse colpevole del proprio aspetto.
“Lo spettacolo si muove da questa vicenda – raccontano Antonio Latella e Federico Bellini – ripercorrendone i contenuti essenziali e affidando a quattro giovani donne il racconto, immaginato e teatralizzato, del caso giudiziario; Vichingo, questo il soprannome con cui, nella realtà, era chiamata dai ragazzi la vittima, diviene qui una Wonder Woman contemporanea in lotta per ristabilire una verità che viene continuamente negata, dove ogni incontro, dai poliziotti di quartiere alle giudici stesse, finisce per rafforzare l’idea di una comunità in cui non c’è spazio né per la pietà né tantomeno per la giustizia stessa. Un flusso di parole senza interruzioni che corre, palpita e a volte quasi s’arresta come il cuore della ragazza, sottoposta a continui interrogatori, richieste, spiegazioni che la violenza subita non può rendere coerenti, logiche e senza contraddizioni. Eppure, come la Wonder Woman disegnata e creata da William Marston, l’eroina di questo racconto teatrale non si darà mai per vinta, forte della propria volontà interiore, qui metaforicamente simboleggiata dal lazo della verità, l’arma che costringe chiunque ne venga avvolto a non mentire. Lo stesso Marston che, oltre ad aver creato il fumetto della super-eroina figlia delle Amazzoni, è conosciuto per aver brevettato la cosiddetta “macchina della verità”; lo sforzo di una vita tesa a individuare le storture della società cercando di risolvere, se non di rimuovere, quel confine spesso troppo arbitrario tra verità e menzogna”.
I costumi dello spettacolo sono di Simona D’Amico, musiche e suono di Franco Visioli, movimenti Francesco Manetti e Isacco Venturini, produzione TPE – Teatro Piemonte Europa in collaborazione con Stabilemobile.
Biglietti ridotti a 10 euro per le associazioni del territorio che operano nella prevenzione e contrasto alla violenza di genere. Informazioni: Pesaro 0721 387621 – 387548, Jesi 0731 206888, AMAT 071 2072439 e biglietterie circuito vivaticket (anche on line). Inizio spettacoli ore 21.