di Antonio Latella e Federico Bellini
con Maria Chiara Arrighini, Giulia Heathfield Di Renzi, Chiara Ferrara, Beatrice Verzotti
regia Antonio Latella
costumi Simona D’Amico
musiche e suono Franco Visioli
movimenti Francesco Manetti e Isacco Venturini
produzione TPE – Teatro Piemonte Europa
in collaborazione con Stabilemobile
Nel 2015 una ragazza peruviana fu con ogni probabilità vittima di uno stupro di gruppo; con una sentenza che suscitò molto scalpore gli imputati, con motivazioni quantomeno discutibili, furono assolti. Per i giudici, la ragazza risultava “troppo mascolina” per essere attraente e causa di violenza sessuale. Il giudizio fu in seguito ribaltato condannando i ragazzi autori dello stupro; eppure rimane nella memoria il precedente indelebile di un giudizio emesso per ragioni che fanno riferimento all’estetica della vittima, in un singolare rovesciamento in cui pare che la vittima stessa sia in pratica l’imputato, come fosse colpevole del proprio aspetto.
Lo spettacolo si muove da questa vicenda ripercorrendone i contenuti essenziali e affidando a quattro giovani donne il racconto, immaginato e teatralizzato, del caso giudiziario; Vichingo, questo il soprannome con cui, nella realtà, era chiamata dai ragazzi la vittima, diviene qui una Wonder Woman contemporanea in lotta per ristabilire una verità che viene continuamente negata, dove ogni incontro, dai poliziotti di quartiere alle giudici stesse, finisce per rafforzare l’idea di una comunità in cui non c’è spazio né per la pietà né tantomeno per la giustizia stessa. Un flusso di parole senza interruzioni che corre, palpita e a volte quasi s’arresta come il cuore della ragazza, sottoposta a continui interrogatori, richieste, spiegazioni che la violenza subita non può rendere coerenti, logiche e senza contraddizioni. Eppure, come la Wonder Woman disegnata e creata da William Marston, l’eroina di questo racconto teatrale non si darà mai per vinta, forte della propria volontà interiore, qui metaforicamente simboleggiata dal lazo della verità, l’arma che costringe chiunque ne venga avvolto a non mentire. Lo stesso Marston che, oltre ad aver creato il fumetto della super-eroina figlia delle Amazzoni, è conosciuto per aver brevettato la cosiddetta “macchina della verità”; lo sforzo di una vita tesa a individuare le storture della società cercando di risolvere, se non di rimuovere, quel confine spesso troppo arbitrario tra verità e menzogna. Antonio Latella e Federico Bellini
JESI_TEATRO PERGOLESI sabato 12 aprile ore 21
Biglietti da 12 a 29 euro (ridotto scuole 10 euro) in prevendita QUI.
Riduzioni under 26 e over 65, gruppi di almeno 10 persone, tessere e associazioni convenzionate (consultare elenco in biglietteria o nel sito web), disabili con accompagnatore* (regolamento completo in biglietteria o nel sito web)
*gli spettatori con disabilità motoria sono pregati di effettuare la propria prenotazione presso la biglietteria entro tre giorni dalla data dello spettacolo.
Biglietteria Teatro Pergolesi 0731 206888 – biglietteria@fpsjesi.com
dal lunedì al sabato 9.30 – 12.30 e 17 – 19.30
e da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo
INFO AMAT
071 2072439 [lunedì – venerdì orario 10 – 16]
L’acquisto on line comporta un aggravio del costo in favore del gestore del servizio e non consente di accedere alle categorie di riduzione.