Si avvia alla conclusione Civitanova Danza XXVI festival dedicato al maestro Enrico Cecchetti e promosso dal Comune di Civitanova Marche con l’Azienda Teatri di Civitanova, l’AMAT, la Regione Marche e il MiBAC. Venerdì 2 agosto ultimo appuntamento al Teatro Rossini con Metamorphosis sulle struggenti ed evocative musiche del compositore estone Arvo Pärt, una produzione Compagnia Virgilio Sieni, primo Centro Nazionale di Produzione riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali nel 2015, in coproduzione con Bolzano Danza e in collaborazione con AMAT & Civitanova Danza.
Coreografo visionario, Virgilio Sieni è padre ‘fondatore’ della danza contemporanea in Italia. Da oltre trentacinque anni creativo, vanta un nutrito corpus di opere spesso ispirate dal tema del mistero riscoperto nei testi dell’antichità come nella fiaba. Costante negli anni la sua predilezione per l’esecuzione live delle musiche negli spettacoli a partire dalle celeberrime Variazioni Goldberg Improvisation da lui stesso interpretate. Al festival è atteso con il suo Metamorphosis: cinque danzatori in scena sulla musica di Arvo Pärt.
Virgilio Sieni nelle note al lavoro cita Ovidio e le sue Metamorfosi nel ricordare il punto di partenza ovvero il “narrare forme mutate in corpi nuovi”, ma afferma anche che lo spettacolo non è la trascrizione delle Metamorfosi del sommo poeta latino né dell’omonimo romanzo di Kafka. Il testo latino è piuttosto una luce che illumina la via; Sieni è infatti rimasto colpito dalle parole di Italo Calvino che introducono l’edizione Einaudi: “fauna, flora, regno minerale, firmamento inglobano nella loro comune sostanza ciò che usiamo considerare umano come insieme di qualità corporee, psicologiche e morali”. Da qui Sieni riprende e sviluppa una tema a lui caro: la capacità infinita del gesto di riverberarsi nella danza. La coreografia si adagia su celebri pagine musicali di Arvo Pärt per costruire una meditazione sull’infinito del gesto, sulla pulsazione continua di avvenimenti, incontri fiabeschi originati ogni volta dall’addentrarsi in uno spazio boschivo. Danzatori, corpi, viandanti di leggende custodite che si dispiegano tra gravità e leggerezza, uomini che attraverso la dote peculiare della trasformazione e l’esercizio della metamorfosi provano a diventare “Uomini a pieno titolo”.
Virgilio Sieni si forma in discipline artistiche e architettura dedicandosi parallelamente a ricerche sui linguaggi del corpo e della danza. Approfondisce tecniche di danza moderna, classica, release con Traut Streiff Faggioni, Antonietta Daviso, Katie Duck. Nel 1983, dopo quattro anni di studio sul senso dell’improvvisazione tra Amsterdam, Tokyo e New York, fonda la compagnia Parco Butterfly e nel 1992 la Compagnia Virgilio Sieni, affermandosi come uno dei protagonisti della scena internazionale. Dal 2003 dirige Cango Cantieri Goldonetta Firenze, il Centro Nazionale di produzione per la danza nato per sviluppare ospitalità, residenze, spettacoli e progetti di trasmissione fondati sulla natura dei territori. Nel 2007 fonda l’Accademia sull’arte del gesto, contesto innovativo di formazione rivolto a professionisti e cittadini sull’idea di comunità del gesto e sensibilità dei luoghi. Dal 2013 al 2016 è direttore della Biennale di Venezia-Settore Danza. Nel 2013 è nominato Chevalier de l’ordres des arts et de lettres dal Ministro della cultura francese. Lavora per le massime istituzioni teatrali, musicali, fondazioni d’arte e musei internazionali, realizzando parallelamente progetti rivolti alla geografia della città e dei territori che coinvolgono intere comunità sui temi dell’individuo e della moltitudine poetica, politica, archeologica.
Coreografia e spazio sono di Virgilio Sieni, gli interpreti sono Marina Bertoni, Giulia Gilera, Maurizio Giunti, Andrea Palumbo, Sara Sguotti. musica registrata eseguita dall’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretta da Chloé van Soeterstède.
Informazioni e biglietti: AMAT 071 2072439, Teatro Rossini 0733 812936. Inizio spettacolo ore 21.15.