Accademia Perduta/Romagna Teatri
di Ferruccio Filipazzi e Luciano Giuriola
da una idea scenica di Tinin Mantegazza
con Ferruccio Filipazzi
scena e oggetti realizzati da Graziano Venturuzzo
pittura a cura di Giulia Bonaldi
Un padre ed il suo piccolo stanno giocando con un trenino.
Il padre è sommerso dai tanti perché del suo bambino. Un po’ negandosi, un po’ stando al gioco affiora il ricordo di Rocco, amico d’infanzia e del suo papà ferroviere.
Un papà ferroviere, forse capotreno, che aveva sempre voglia di regalare storie a grandi e piccini.
Il paese di Rocco erano poche case tra un pascolo e un campo di grano: la scuola, la chiesa, la piccola piazza e la stazione. Tutta la vita era lì. E così la sera, prima di andare a letto, ci si trovava tutti insieme con le famiglie a commentare la giornata, quello che era successo, …a volte le sere erano più speciali quando arrivava il papà di Rocco, che era l’unico abitante di quel paese che viaggiando in treno, vedeva un mondo agli altri sconosciuto. E lui era in grado si rispondere a domande e curiosità di tutti, grandi e piccoli.
Ma il momento più speciale per Rocco arrivava quando, entrato a letto, il papà era tutto per lui.
In una notte, più magica delle altre, Rocco, che era un bimbo un po’ cicciotto, attraverso le storie del suo papà, impara ad accettarsi ed a capire anche “chi nasce un po’ più in là”…
MONDAVIO_TEATRO APOLLO >> sospeso
Biglietti euro 5