Inganni e morte, fedeltà agli altri e tradimento di se stessi, parole che seducono e silenzi che uccidono. La straordinaria storia d’amore e di amicizia di Cyrano de Bergerac ritrova tutta la sua forza poetica e la sua attualità grazie all’incalzante potenza della musica rap in Cirano deve morire, spettacolo vincitore del Bando Biennale College indetto dalla Biennale Teatro di Venezia 2018 diretta da Antonio Latella, al Teatro Sanzio di Urbino giovedì 16 marzo.
Regia di Leonardo Manzan e interpretazione di Paola Giannini, Alessandro Bay Rossi e Giusto Cucchiarini, lo spettacolo è proposto nel cartellone di TeatrOltre, festival ideato e realizzato all’insegna della multidisciplinarietà dall’AMAT con, tra gli altri, il Comune di Urbino.
Una riscrittura per tre voci del Cyrano di Bergerac di Edmond Rostand, Cirano deve morire è uno spettacolo concerto con testi e musiche originali dal vivo che trasforma la poesia di fine ’800 in potenti versi rap. Rime taglienti e ritmo indiavolato affrontano in modo implacabile il tema della finzione attraverso il racconto di uno dei più famosi triangoli d’amore della storia del teatro, la storia di due amici e la donna di cui entrambi si innamorano, tre ragazzi proprio come i giovani Paola Giannini, Alessandro Bay Rossi e Giusto Cucchiarini chiamati a interpretarli sulla scena.
Cirano deve morire recupera la forza poetica del testo originale attraverso le rime e il ritmo del rap, scelta necessaria – secondo il regista – non solo per esprimere l’eroismo e la verve polemica del protagonista, ma anche per rendere contemporanea e autentica, quindi fedele a Rostand, la parola d’amore. Leonardo Manzan, romano di origine, milanese di formazione, classe 1992, si è rivelato tra i giovani talenti alla Biennale Teatro di Antonio Latella che così parla di lui nella motivazione del premio che gli è stato assegnato a Venezia: «Manzan ha avuto il coraggio di esporsi e di rischiare. Ha dimostrato di essere pronto ad attraversare quella linea gialla che delimita la zona di sicurezza per andare in zone anche pericolose, mai rassicuranti e ovvie». Nell’affiatato e collaudato team anche Rocco Placidi, che ha affiancato il regista per il lavoro drammaturgico.
Le musiche originali sono di Franco Visioli, Alessandro Levrero eseguite dal vivo da Filippo Lilli, le luci di Simone De Angelis, Paride Donatelli, le scene di Giuseppe Stellato, i costumi di Graziella Pepe, la produzione dello spettacolo è di La Biennale di Venezia, nell’ambito del progetto Biennale College Teatro – Registi Under 30 con la direzione artistica di Antonio Latella, produzione nuovo allestimento 2022 La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Elledieffe, Fondazione Teatro della Toscana. È previsto l’utilizzo di luci stroboscopiche durante lo spettacolo.
Biglietti e info Teatro Sanzio 0722 2281, AMAT tel. 071 2072439 e biglietteria circuito Vivaticket anche on line
Inizio spettacolo ore 21.