Il viaggio del TAU Teatri Antichi Uniti, rassegna regionale di teatro classico giunta alla ventiquattresima edizione su iniziativa di Regione Marche, AMAT, MiC e i Comuni del territorio, prosegue a pieno ritmo negli splendidi palcoscenici all’aperto e giunge martedì 2 agosto al Parco Archeologico Naturalistico Civita di Cupra Marittima con Pentesilea. Ovvero la danza degli opposti con Alessandro Pertosa, Frida Neri e Filippo Macchiarelli.
Pentesilea (ovvero la danza degli opposti) è presentato in una forma recitativa nuova, denominata «conversazione teatrale», uno spettacolo a più voci. Sul palco, un tessitore poetico-narrativo dialoga con musicisti, attori e artisti performativi, sviluppando un percorso narrativo e didattico funzionale alla messa in scena.
Pentesilea e Achille: una storia archetipica che racconta la danza degli opposti. Tutti gli opposti. Perché l’essere umano è integro, singolare e fluido: oltre il genere maschile e femminile. In costante costruzione, dall’identità mai fissa. Homo/mulier viator, essenzialmente peregrino. Errante. Il che implica il suo riorientarsi continuo insieme alla sua costante riscoperta. Pentesilea e Achille: una contro – e allo stesso tempo con – l’altro: affinché due sia uno. Lei, regina delle Amazzoni, la femmina allevata virilmente – furiosa e combattiva – si incontra e si scontra con Achille, il maschio allevato in un gineceo. La femmina-maschio è attratta e respinta ferocemente dal maschio-femmina. Il maschio-femmina domina ed è dominato dalla femmina-maschio. Achille e Pentesilea si combattono. Si odiano perché si amano. La loro guerra rappresenta l’intreccio simbolico delle identità fluide, che si mescolano e convivono in ognuno di noi. Pentesilea-cagna mangia Achille. Si ciba del suo amore. Ingoia l’altro-da-sé. Lo mangia per sentirselo dentro: è questo il vero amplesso carnale e mistico. Pentesilea e Achille. La femmina-maschio e il maschio-femmina ricondotti all’unità dal sacro furore dell’eros mortale. Marte e Venere di nuovo insieme a sancire l’identità non-identitaria del singolo. E ciò non sta a significare che l’identità sia fluttuante (perché denominarla fluttuante è già troppo). L’identità è non-identitaria e identitaria al tempo stesso. In tal senso, allora, l’identità – come ogni elemento di realtà – è indicibile. Di fronte al segreto dell’umano, la parola ammuta, non ci arriva. Perché l’umano è frammentato.
Il TAU non è solo un’ampia rassegna di spettacoli ma ad arricchire la proposta per il pubblico ci sono gli AperiTAU. Passeggiate di storia. Prima dello spettacolo alle ore 19 visita guidata all’Area Archeologica del Foro Romano a cura di Comune di Cupra Marittima, informazioni e prenotazioni (obbligatorie) presso Iat Cupra Marittima 0735 779193.
L’ingresso allo spettacolo è gratuito, inizio ore 21.30.