Martedì 28 luglio all’Area Archeologica Santa Maria in Portuno di Corinaldo Francesco Montanari rilegge Menecmi di Plauto, la prima commedia degli equivoci, traduzione di Sacha Piersanti, adattamento di Arianna Mattioli, regia di Enrico Zaccheo, produzione Savà.
Lo spettacolo è proposto nell’ambito della ventiduesima edizione del TAU Teatri Antichi Uniti, un prezioso luogo di incontro tra le ricchezze archeologiche della regione e i contenuti di spettacolo promosso da AMAT circuito multidisciplinare di teatro, musica, danza e circo delle Marche, il Comune di Corinaldo e quelli della rete del TAU, la Regione Marche e il MiBACT.
La commedia degli equivoci, così come raccontata da William Shakespeare e dalla letteratura classica e contemporanea seguente, trae le sue origini dalla commedia latina del III secolo avanti Cristo, nello specifico firmata da Plauto che prende il nome di Menecmi. I Menecmi sono due fratelli gemelli, separati alla nascita, che si rincontrano dopo lunghe peripezie dando origine ad una serie di scambi di persone e – dunque – di equivoci. Quello che accade nella storia genera inevitabilmente nello spettatore un sentimento di ilarità per il carattere grottesco degli eventi ma al tempo stesso innesca un meccanismo catartico per la verosimiglianza, certo sempre relativa, combinata com’è a momenti gustosamente paradossali, delle situazioni che avvengono ai protagonisti. Recitata sempre da un solo attore che interpreta i due personaggi, ben si presta all’interpretazione psicoanalitica per cui i Menecmi possono rappresentare i due caratteri di ogni individuo, che ha in sé tutto e il suo contrario. (bene e male non ci stanno molto, secondo me, meglio essere vaghi…). Ai Menecmi danno ciclicamente dei pazzi, ma se i pazzi fossero gli altri? Se pazzi fossero, cioè, quelli che non si rendono conto di essere anche loro doppi di se stessi? Una commedia che nasce da un torto e termina con la riparazione dello stesso, che presta il fianco alla risata semplice ma non si nega alla riflessione ben si adatta ad un racconto narrativo che vada oltre il semplice “spiegare” lo scritto. Il tentativo qui – inedito e forse ardito – è quello di entrare nella vicenda per estrarne il mito e confrontarlo con noi, con noi intesi come uomini di oggi. Il fulcro dell’indagine infatti è comprendere cosa sia rimasto a noi, oggi, della struttura di quella commedia latina. Cosa sia arrivato e cosa si sia perso per strada, cosa rappresentino quei due gemelli identici che lottano per riunirsi contro le forze del caso? Sicuramente non si uscirà da questo spettacolo con delle risposte. Sicuramente neanche con un groviglio di domande. Sicuramente si uscirà da questo spettacolo con una storia nella testa narrata, tra aneddoti e suggestioni, da due voci scanzonate ed autorevoli. Che raccontano tutto questo mentre il sole dietro tramonta.
Ad arricchire la proposta per il pubblico, tornano gli AperiTAU. Passeggiate di storia, alle ore 18.30 visita ai luoghi della cultura del borgo a cura del Comune di Corinaldo, info e prenotazioni IAT Corinaldo 071 7978636.
Vendita biglietti (15 euro, ridotto 12) online su www.vivaticket.com, biglietteria presso Area Archeologica (338 6230078) la sera di spettacolo dalle ore 19, informazioni al n 071 7978636. Inizio spettacolo ore 21.30.
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