di e con Marta Cuscunà
progettazione e realizzazione teste mozze Paola Villani
assistenza alla regia Marco Rogante
disegno luci Claudio “Poldo” Parrino
disegno del suono Alessandro Sdrigotti
animazioni grafiche Andrea Pizzalis
costume di scena Andrea Ravieli
co-produzione Centrale Fies
Sorry,boys è liberamente ispirato a fatti realmente accaduti nella scuola superiore di Gloucester, Massachusetts; lì c’erano 18 ragazze incinte, un numero decisamente superiore alla media: alcune di loro avrebbero pianificato insieme la loro gravidanza, come parte di un patto segreto, per allevare i bambini in una specie di comune femminile. Quando il preside della scuola ne parla su un quotidiano nazionale, scoppia una vera e propria tempesta mediatica e la vita privata delle ragazze diventa uno scandalo che imbarazza tutti gli abitanti di Gloucester. Giornalisti da ogni dove invadono la cittadina nel tentativo di trovare una spiegazione per un patto così sconvolgente. Ma rimangono a mani vuote perché l’intera comunità, turbata dal fatto che la vita sessuale delle proprie figlie fosse diventata il pettegolezzo dei talk show di mezzo mondo, si chiude nel silenzio più assoluto. Più tardi una di loro confessa di aver voluto creare un piccolo mondo nuovo e una nuova famiglia tutta sua, dopo aver assistito a un terribile femminicidio. Tutto questo avviene in un contesto sociale a dir poco problematico: 380 chiamate per violenza domestica in un anno (più di una al giorno) e 179 arresti. In una cittadina di 30.000 abitanti. Questa situazione spinge 500 uomini ad organizzare una marcia nelle strade della cittadina per sensibilizzare la comunità al problema. Molti di loro dicono di aver sentito il bisogno di mobilitarsi in prima persona, consapevoli del fatto che la violenza è un problema delle donne (che inevitabilmente la subiscono) ma che soltanto gli uomini possono veramente risolverlo, cambiando la cultura maschile dominante che continua a causare queste tragedie. L’idea che sta alla base di Sorry, boys è che, a Gloucester, la contestualità tra il patto delle 18 ragazze e la marcia degli uomini non siano stati solo una coincidenza e che tutto ciò abbia a che fare con il modello di mascolinità che la società impone agli uomini.
Nel nero della scena, due schiere di teste mozze. Appese. Da una parte gli adulti: i genitori, il preside, l’infermiera della scuola. Dall’altra i giovani maschi, i padri adolescenti. Sono tutti appesi come trofei di caccia, inchiodati con le spalle al muro da una vicenda che li ha trovati impreparati. Potranno sforzarsi di capire le ragioni di un patto di maternità tra adolescenti, ma resteranno sempre con le spalle al muro.
Nello spettacolo si segnala la presenza di riferimenti sessuali espliciti nel linguaggio.
GROTTAMMARE_TEATRO DELLE ENERGIE 7 ottobre h 21
Biglietto 10 euro
in prevendita QUI
I biglietti saranno in vendita anche presso il Teatro delle Energie, il Teatro dell’Olmo e il Teatro Concordia prima degli spettacoli
Per informazioni:
AMAT tel. 071.2072439 (lunedì – venerdì h 10-16)
Laboratorio Teatrale Re Nudo tel. 347 7555404 – 340 6490905 (h 16 – 20)
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