Venerdì 9 luglio il TAU/Teatri Antichi Uniti – festival regionale nato su iniziativa della Regione Marche con AMAT, MiC, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e i Comuni del territorio – condivide il proprio percorso con Radici Festival in collaborazione con Collettivo CollegaMenti e presenta nell’Area Archeologica I Pini di Sirolo Enea Profugo lezione recitata su testo di Franco Pezzini e interpretazione di Andrea Caimmi.
Fra le ultime nate nell’ambito del progetto decennale Lezioni recitate, teso a vitalizzare la didattica tramite un teatro che coniughi avventura e professionalità, Enea profugo dopo i prestigiosi debutti nazionali al Polo del ‘900 di Torino e in Langa, nel Castello di Sanfre, giunge nelle Marche. Evocare la storia di Enea significa svelare la reale condizione del profugo che, in quanto tale, più che di-sperare, spera e lotta per costruire il proprio futuro, scegliendo via via il luogo dove esercitare il diritto di farlo, proprio in quanto essere umano. Significa evocare il passato per riflettere analogicamente – e oggettivamente – sul presente. Lasciamo alle parole dell’attore l’approfondimento sul senso dell’azione che di replica in replica va compiendo:
“Un classico ci parla continuamente – afferma Andrea Caimmi – vi possiamo rintracciare temi, spunti e pensieri che ritroviamo non solo presenti ma ricorrenti nella storia dell’uomo. Nelle parole di accoglienza di Didone pronunciate nei riguardi dei profughi troiani o nel pianto di Enea dopo aver visto le sue navi bruciare, mettendo in pericolo la possibilità di ripartire, nei libri dell’Eneide di Virgilio, noi scorgiamo un comune patrimonio umano che travalica i limiti temporali, quasi a circoscrivere una sfera che investe l’essenza stessa dell’essere umano. Come per i diritti umani, che si intendono appunto riconosciuti all’uomo semplicemente in base alla sua appartenenza al genere umano. Chiariti e definiti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948, la loro necessità e riconoscimento attraversano la storia dell’uomo. I valori di dignità, libertà, uguaglianza e fratellanza si riscoprono in ogni epoca storica come differenza tra civiltà e la barbarie. La loro negazione come foriera di sventura e desolazione per l’umanità, anche laddove non direttamente coinvolta. L’Eneide ci incanta con la bellezza del suo incedere poetico ma anche con la sua attualità e modernità, che investe l’agire umano, mostrandocene i limiti e le aspirazioni verso una società dove i valori succitati abbiano ascolto e rispetto”.
La produzione dello spettacolo è di Compagnia Marco Gobetti, in collaborazione con Istituto di studi storici Gaetano Salvemini / Associazione Turismo in Langa.
Prima dello spettacolo – che ha inizio alle ore 19 – alle ore 18 apertura area archeologica con mostra fotografica e musica dal vivo a cura di Collettivo CollegaMenti, mostra Luca Lucci, musica Simone Bellezze. Il giorno di spettacolo dalle ore 18 biglietteria presso Area Archeologica I Pini 347 9237933.