Presentato questa mattina nell’Aula Magna Rettorato dell’Università di Urbino il progetto di formazione Scuola di Platea @Uniurb 2025, promosso dalla Scuola di Scienze della Comunicazione e AMAT (Associazione Marchigiana Attività Teatrali), in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Urbino.
L’iniziativa, che nasce con l’obiettivo di creare consapevolezza e maggiore senso critico negli spettatori, per la prima volta sarà rivolta a studenti e studentesse universitari che avranno così la possibilità di confrontarsi con le compagnie teatrali.
5 gli appuntamenti in programma, a partire dal 12 marzo, alle ore 14, nell’aula Cinema del Polo Scientifico-Didattico Volponi, con l’incontro introduttivo Prima della scena a cura di Gilberto Santini. Si proseguirà il 18 marzo, alle 21, al Teatro Sanzio, con lo spettacolo Danse Macabre! del coreografo e regista Jacopo Jenna. Quest’ultimo sarà inoltre protagonista della conversazione che si terrà il 19 marzo, alle 14, nell’aula Cinema dal titolo Dopo la scena. Il 31 marzo, alle ore 21, sarà la volta di MDLSX, per la regia di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò e con Silvia Calderoni, che l’1 aprile, alle 11, interverrà nell’aula Cinema per concludere il ciclo di incontri.
“Grazie a questa collaborazione – ha esordito il rettore, Giorgio Calcagnini – il nostro Ateneo si arricchisce di un’altra opportunità di crescita per studentesse e studenti. L’esperienza teatrale, attraverso la felice intuizione di AMAT, diventa inoltre una leva per sviluppare senso critico e nuove competenze”.
“Scuola di Platea – ha commentato Lara Ottaviani, assessore alla Cultura del Comune di Urbino – è uno strumento prezioso per avvicinare i giovani al teatro e a tutto il mondo che lo compone. Tramite questa bella iniziativa si scopre il lavoro di scrittura, di recitazione e di messa in scena di un’opera che giunge sul palcoscenico. Questo progetto abbatte ogni distanza fra pubblico e attori, creando un confronto di grande arricchimento. Scuola di Platea offre ai giovani l’opportunità di comprendere un linguaggio e una progettualità che difficilmente potrebbero essere apprezzati in tutte le loro sfaccettature. Sono convinta che, dopo questa esperienza, ogni partecipante guarderà uno spettacolo teatrale con sensibilità diversa. Ringrazio AMAT per aver consentito questo percorso che mette insieme formazione e divertimento”.
“Fra le vocazioni della nostra Scuola – ha aggiunto la professoressa Laura Gemini, presidente della Scuola di Scienze della Comunicazione – c’è da sempre quella di attivare la curiosità spettatoriale per tutte le forme culturali. Per quanto riguarda il mio corso di Linguaggi mediali, performance e forme dello spettacolo, l’obiettivo è quello di avvicinare studenti e studentesse al teatro e allo spettacolo “dal vivo”, che è un mondo molto più complesso, interessante e, direi, molto più divertente di quanto ragazze e ragazzi spesso immaginino. Grazie alla complicità di AMAT e di Gilberto Santini penso che negli anni ci siamo riusciti. La possibilità di andare insieme a teatro per poi incontrare figure come Jacopo Jenna e Silvia Calderoni di Motus, confrontarsi sul rapporto con i diversi linguaggi e le tecnologie della scena è un’occasione formativa sicuramente preziosa per chi studia le scienze della comunicazione. C’è anche un altro elemento che ci fa particolarmente piacere. Daniela Nicolò e Enrico Casagrande – prosegue Gemini – hanno iniziato la loro esperienza teatrale proprio a Urbino, prima di fondare la compagnia Motus nel 1991 e sono laureati rispettivamente in Sociologia ed Economia. Anche Jacopo Jenna è un nostro laureato in comunicazione e sarà interessante seguire lo scambio con le giovani e i giovani ‘colleghi'”.
“Siamo molto felici – spiega Gilberto Santini, direttore di AMAT – che dopo i tanti bei progetti, che in questi anni hanno visto crescere il rapporto tra AMAT e la Scuola di Scienze della Comunicazione, si arrivi oggi in maniera più organica al progetto Scuola di Platea @Uniurb. Uno dei compiti di AMAT è quello di aver cura della formazione del pubblico e il progetto Scuola di Platea è ormai da 20 anni un fiore all’occhiello dell’ente, perché guida gli studenti e le studentesse degli istituti superiori all’incontro con le arti performative, tramite lezioni propedeutiche la visione degli spettacoli e dialoghi speciali con le compagnie in scena. Grazie al rapporto che ci lega alla professoressa Laura Gemini ora per la prima volta il progetto approda in ambito universitario e siamo orgogliosi di contribuire ad accompagnare anche studenti e studentesse di Scienze della Comunicazione verso una maggiore consapevolezza su come si può guardare e vivere l’esperienza teatrale”.