Scuola a teatro è il nuovo progetto promosso dall’Assessorato alla Gentilezza e alla Crescita del Comune di Pesaro con l’AMAT che prevede due spettacoli in matinée per gli studenti degli istituti superiori della città, una preziosa occasione per i ragazzi e per il loro percorso formativo.
“Scuola a teatro – dichiara l’assessore alla Gentilezza e alla Crescita del Comune di Pesaro Camilla Murgia – è il risultato di un lungo percorso costruito con le scuole in questi anni. Sensibilizzare le nuove generazioni ai linguaggi teatrali, alla bellezza e alla conoscenza è un dovere da parte delle amministrazioni, specialmente per il Comune di Pesaro che ha notoriamente una lunga tradizione teatrale. Con questo progetto vogliamo siglare un legame ancora più profondo e reciproco con le scuole, che diventano non solo spettatrici ma parte di un processo creativo che intendiamo coltivare e implementare nell’ottica di Pesaro 2024 e nel futuro”.
Primo appuntamento il 5 aprile alla Chiesa dell’Annunziata con L’amica geniale a fumetti di Fanny & Alexander, regia di Luigi De Angelis. Chiara Lagani recita in scena i testi di Elena Ferrante nella riduzione che ne ha fatto per il fumetto composto assieme a Mara Cerri. Alle sue spalle corrono i disegni animati tratti dal libro, per dar corpo e volto ai momenti evocati dalle parole del racconto. La storia è quella dell’amicizia tra due donne e segue passo passo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i sentimenti, le condizioni di distanza e prossimità che nutrono nei decenni il loro rapporto. Sullo sfondo è la coralità di una città/mondo dilaniata dalle contraddizioni del passato, del presente e di un futuro i cui confini feroci faticano ancora a delinearsi con nettezza. Il fumetto è incentrato sull’infanzia e l’adolescenza delle protagoniste, a partire dall’episodio fondativo della loro amicizia: le due amiche, bambine, gettano per reciproca sfida le loro bambole nelle profondità di uno scantinato nero. Quando vanno a cercarle, le bambole non ci sono più. Le due bambine, convinte che Don Achille, l’orco della loro infanzia, le abbia rubate, un giorno trovano il coraggio di andare a reclamarle.
Il 12 aprile al Teatro Sperimentale una delle più terribili stragi della Seconda Guerra Mondiale e dell’intero Novecento viene riletta in Marzabotto di Carlo Lucarelli e Matteo Belli, diretto e interpretato da Matteo Belli, alla luce del destino storico che l’evento ha subito dopo la fine del conflitto, in un iter giudiziario che pare abbia voluto “insabbiare” l’indagine, nel rispetto di nuovi equilibri geopolitici che l’Europa andava maturando dalla ricostruzione in poi. La scrittura esperta di un “giallista-detective” come Carlo Lucarelli e l’attorialità di Matteo Belli s’incontrano in una prova difficile ma appassionata che si propone di unire il rigore della ricerca, la qualità drammaturgica e una chiave d’interpretazione scenica mai dimentica del ruolo creativo di un teatro di narrazione che non sia solo nozionistico ma rivelatorio di significati inediti. Nell’epoca in cui la Germania si andava riarmando ed entrava a pieno titolo nello scenario dei Paesi della Nato nel 1955, alcune magistrature europee hanno evidentemente ritenuto “sconveniente” riaprire casi di assoluto imbarazzo internazionale che sono rimasti così sepolti negli archivi, alcuni dei quali trasformati, col passare del tempo, in veri e propri depositi dell’oblio. In un armadio, nascosto con le ante contro il muro, in fondo a un corridoio della Procura militare di Roma, è rimasto nascosto, fino al 1994, il fascicolo 1976. Seguendo le tracce di questo documento la narrazione procede nel racconto del massacro compiuto da più formazioni tedesche, che alla fine di settembre del 1944 trucidarono, nei dintorni di Marzabotto, circa ottocento civili, ma prosegue anche in una storia di silenzi e omissioni processuali che giunge sino ai giorni nostri e testimonia, ancora una volta, come il ruolo della memoria sia forse uno dei pochi strumenti che permette di dare voce a chi voce non ce l’ha e di trasmetterne il senso del sacrificio alle nuove generazioni e a quelle che verranno.
Biglietti 3 euro, informazioni e prenotazioni presso AMAT 071 2072439 – d.rimei@amat.marche.it, c.tringali@amatmarche.net. Inizio spettacoli ore 11.