“Boston marriage” di David Mamet, è una prova per tre grandissime attrici, Maria Paiato, Mariangela Granelli e Ludovica D’Auria. Diretto da Giorgio Sangati lo spettacolo sarà, in unica data regionale, al Teatro Feronia di San Severino Marche martedì 20 febbraio, nella stagione in abbonamento promossa da Comune e AMAT con il contributo di MiC e Regione Marche.
Stati Uniti, fine Ottocento, un salotto, due dame e una cameriera. Tutto farebbe pensare a una trama convenzionale, un incontro tra amiche un po’ affettate, ma alla forma non corrisponde la sostanza: dalla conversazione veniamo a sapere che le due dame sono state un tempo una coppia molto affiatata. L’espressione “Boston Marriage” era in uso nel New England a cavallo tra il XIX e il XX secolo per alludere a una convivenza tra donne economicamente indipendenti da uomini.
Dopo la separazione, Anna, la protagonista e padrona di casa, ha trovato un uomo ricco che la mantiene e vorrebbe ora approfittare della protezione di lui per riprendere con sé Claire, appena arrivata in visita. Ma Claire non è lì per quello; è tornata per ben altri motivi e la riconquista si rivelerà molto più complicata del previsto, con colpi di scena rocamboleschi che coinvolgeranno anche la giovane cameriera, ritmando l’opera e donandole una facciata esilarante, quasi di farsa.
Voce tra le più rappresentative della scena americana contemporanea – già premio Pulitzer del 1984 e più volte nominato agli Oscar per le sceneggiature cinematografiche di alcuni indimenticabili film – David Mamet ci consegna un piccolo capolavoro teatrale che strizza l’occhio agli esperimenti brillanti di Tennessee Williams e di Oscar Wilde.
Mamet eleva a protagonista assoluto, insieme alle interpreti, il linguaggio e, di contro, il non-detto, l’allusione, la stravaganza, il paradosso. Si diverte a parodiare la prosa ampollosa dell’epoca, con l’intento ambizioso di rovesciare la realtà attraverso uno scherzo, che mira a creare anche un po’ di raffinatissimo scandalo. Qui sta il senso anche “politico” di un testo che divertiva e stupiva insieme il pubblico americano del 1999.
La traduzione dall’inglese del testo è di Masolino D’Amico. Le scene sono di Alberto Nonnato, le luci di Cesare Agoni, i costumi di Gianluca Sbicca le musiche originali di Giovanni Frison. Lo spettacolo è prodotto dal Centro Teatrale Bresciano e dal Teatro Biondo di Palermo, in accordo con Arcadia & Ricono Ltd per concessione di A3 Artists Agency.
Info Botteghino del Teatro Feronia 0733/634369, Pro Loco San Severino Marche tel. 0733/638414, Facebook e Instagram “i Teatri di Sanseverino” e AMAT tel. 071/2072439 amatmarche.net.
Inizio ore 20.45.