in collaborazione con ATER-Associazione Teatrale Emilia Romagna
I ATTO
Fraudulent Smile
coreografia Ross Freddie Ray
musica Kroke
danza:
Sergei Polunin
Johan Kobborg [ex Royal Ballet principal e coreografo]
e corps de ballet
debutto: 10 dicembre 2018, Teatro degli Arcimboldi, Milano
Perchè una persona buona commette azioni sbagliate? Spesso attribuiamo ad influenze esterne negative la causa dei nostri errori, all’educazione ricevuta invece che alla natura. In questa creazione esprimo la mia personale visione su questo tema. Osserviamo con quanta facilità si può corrompere qualcuno, e come inseguiamo cecamente il divertimento e il carisma, anche se vediamo un certo numero di persone sul palcoscenico, il tutto si svolge nella mente di uno solo. Guardiamo oltre la maschera e vediamo riflessioni e sofferenze intime.
Intervallo
II ATTO
Sacré
coreografia Yuka Oishi
musica Igor Stravinsky, La sagra della primavera
danza Sergei Polunin
debutto: 14 luglio 2018, Origen Festival Cultural, St. Moritz, Svizzera
Sacré, il solo di Sergei Polunin creato con la danzatrice e coreografa giapponese Yuka Oishi, reinterpreta la figura del leggendario ballerino Vaslav Nijinsky. Lo spettacolo riporta in luce le ispirazioni e la musica del glorioso periodo dei Ballets Russes. La sagra della primavera di Igor Stravinsky è al centro del drammatico solo di Sergei Polunin, in cui si esplora la follia di Nijinsky e la sua ricerca di una “sensazione, non di un pensiero umano”.ì
Yuka Oishi ha affermato: “Nijinsky è stato un ballerino e un coreografo leggendario. Quando ho ascoltato La sagra della primavera di Igor Stravinsky, l’idea ha preso forma perfettamente. Ciò che voglio affrontare è l’umanità, non la follia. Volevo concentrarmi su luce e ombra, fatti ed emozioni, tutto quello che portiamo dentro di noi.”
La sagra della primavera è un balletto e un concerto per orchestra del compositore russo Igor Stravinsky. La partitura è stata scritta per la stagione parigina dei Ballets Russes di Sergei Diaghilev del 1913, con la coreografia di Vaslav Nijinsky, le scene e i costumi di Nicholas Roerich. Alla prima al Théâtre des Champs-Élysées il 29 maggio 1913, la natura avanguardistica della musica e della coreografia fecero molto scalpore e provocarono quasi una sommossa tra il pubblico. Sebbene concepito come una creazione teatrale, con personaggi e azioni, la musica ottenne ugual se non maggiore riconoscimento, tanto da essere largamente considerata come una delle opere musicali più influenti del XX secolo.
Igor Stravinsky era un giovane e quasi sconosciuto compositore quando Diaghilev gli commissionò la creazione per i Ballets Russes. “La sagra della primavera” era la loro terza collaborazione, dopo il famoso Uccello di fuoco (1910) e Petrushka (1911). L’idea alla base di questa composizione, sviluppata poi per la messa in scena da Roerich partendo dalla concezione di Stravinsky, è suggerita dal sotto titolo, Quadri della Russia pagana in due parti; le scene rappresentano alcuni rituali primitivi che celebrano l’avvento della primavera, dopo i quali viene scelta come vittima sacrificale una ragazza che ballerà fino alla morte
In seguito, una versione di Léonide Massine rimpiazzerà l’originale di Nijinsky. Dopo un’accoglienza critica e una breve tournée a Londra, il balletto non fu più eseguito fino agli anni ‘20, la versione di Massine fu precorritrice di tante produzioni innovative dirette dai maggiori maître de ballet al mondo, guadagnandosi l’approvazione mondiale dell’opera. Negli anni ’80, la coreografia originale di Nijinsky, a lungo creduta persa, venne ricostruita dal Joffrey Ballet a Los Angeles. La partitura di Stravinsky contiene molte caratteristiche innovative per il suo tempo, incluse sperimentazioni nella tonalità, metrica, ritmo, accento e dissonanza. I musicologi hanno riscontrato nello spartito dei significativi fondamenti di musica folkloristica russa, una relazione che Stravinsky tendeva a negare. La musica ha influenzato molti dei maggiori compositori del XX secolo ed è una delle opere del repertorio classico maggiormente eseguite.
SERGEI POLUNIN
Dopo aver calcato i maggiori palcoscenici di Londra e della Russia, il famoso ballerino Sergei Polunin si esibisce con le più prestigiose compagnie di balletto internazionali. Già a partire dai suoi esordi nel mondo della danza (nominato Primo Ballerino a soli 19 anni), Sergei Polunin espande costantemente il suo orizzonte artistico al campo della recitazione, del cinema e di altri contesti creativi. La sua personale vicenda umana è stata narrata nel film documentario Dancer prodotto da Gabrielle Tana, e ha recentemente recitato per il cinema nel film di Kenneth Branagh Assassinio sull’Orient Express. Ha fondato la Sergei Polunin Foundation; un ente di beneficienza a sostengo della formazione professionale in ambito della danza e della creatività. L’obiettivo della Fondazione è quello di aprire la danza e il balletto ad un pubblico sempre più ampio, nel rispetto della tradizione ma con un approccio più avanguardistico.
YUKA OISHI – coreografa
È nata nel 1984 ad Osaka, in Giappone. Diplomata alla Scuola dell’Hamburg Ballet, nel 2003 è entrata a far parte del corpo di ballo dell’Hamburg Ballet, dove ha danzato come solista fino al 2010. Nel 2012 ha creato la coreografia “Renku” con Orkan Dann per l’Hamburg Ballet, premiato con il Rolf-Mares-Prize come “Creazione dell’anno”. Nel 2013 è stata invitata come coreografa ospite presso il Takarazuka Revue Theater in Giappone dove ha collaborato alla creazione di un musical. Yuka Oishi ha presentato diversi interventi danzati per l’Origen Festival Cultural, come “See” e “Rainy Chord” nel 2014 e la performance Joseph nel 2015, Little nel 2016, Seven nel 2017 e Magi nel 2018. Da agosto 2015 è coreografa e danzatrice freelance.
ROSS FREDDIE RAY – coreografo
Nato a Lancashire in Inghilterra, Ross Freddie Ray si forma alla scuola del Royal Ballet di Londra. Nel 2014, lascia la scuola per unirsi al Teatro dell’Opera Nazionale di Bucarest sotto la direzione di Johan Kobborg. Qui balla in qualità di solista e primo ballerino nei grandi titoli del repertorio classico e contemporaneo quali: Romeo e Giulietta, Bolero, Sagra della Primavera, Opus 73 di Renato Zanella, La Bayadère di Mihai Babuska, The Dream e La Fille Mal Gardee di Frederick Ashton, Giselle e La Sylphide di Johan Kobborg, Classical Symphony di Yuri Possokhov, Lago dei Cigni di Gheorghe Iancu e Corsarul di Vasily Medvedev. Nel 2018 Ross Freddie Ray lascia il Teatro dell’Opera di Bucarest per fondare la propria compagnia di produzione ‘RFR Productions’ che cura diversi spettacoli in Romania. Tra le sue più importanti creazioni troviamo: Fantasy of a Gentleman, The Swan, Pas De Polka, eseguiti dai danzatori del Teatro dell’Opera di Bucarest, With you, in scena al Rose Theatre di New York, e Albion, presentato in tournée in Svezia.
JOHAN KOBBORG – coreografo/danzatore
Johan Kobborg è stato ballerino principale al Royal Danish Ballet e al Royal Ballet e ballerino ospite nelle più grandi compagnie in tutto il mondo. Recentemente, si è reso famoso anche come coreografo con prestigiose Compagnie tra le quali il Royal Ballet, il Balletto del Teatro Bolshoi, il Royal Danish Ballet, lo Zurich Ballet, il National Ballet of Canada, il San Francisco Ballet, il Lithuanian National Ballet e il Royal New Zealand Ballet. Nel dicembre 2017 ha creato una nuova produzione di Don Chisciotte per il Balletto Yacobson di San Pietroburgo, tale produzione è stata candidata a sette Golden Mask in Russia nel 2018 (tra queste come Migliore Produzione e Miglior Coreografo 2018). Dal dicembre 2013 all’aprile 2016 è stato Direttore Artistico del Balletto del Teatro d’Opera di Bucarest. Ha portato nel repertorio della Compagnia le opere di Frederick Ashton, Jiri Kylian, Yuri Posskhov, Alexei Ratmansky, George Balanchine, Jerome Robbins, Kenneth MacMillan che in parte non erano mai state viste dal pubblico romeno. Inoltre ha mantenuto e rimodernato il ricco repertorio classico della Compagnia includendovi Il lago dei cigni, Don Chisciotte e Le Corsair. A novembre 2012 insieme a Ethan Stiefel firma una nuova produzione di Giselle per il Royal New Zealand Ballet, poi presentata in tour in Nuova Zelanda, Cina, Stati Uniti e Regno Unito. Nel giugno 2015 questa produzione è entrata nel repertorio del Balletto del Teatro d’Opera di Bucarest. Nello stesso anno, la Compagnia è stata insignita del titolo di “Compagnia dell’Anno 2015” dalla rivista inglese “Dance Europe” e da quella tedesca “Tanz”. Nel 2005 il Royal Ballet gli ha commissionato una nuova produzione de La Sylphide, che ha avuto grande successo, tanto che nel 2012 è stata presentata dal Balletto del Teatro Bolshoi, nel 2013 è entrata nel repertorio del Balletto del Teatro d’Opera di Bucarest, e infine nel 2016 in quello del National Ballet of Canada. Nel 2019 verrà presentata dall’Atlanta Ballet. Dopo il successo de La Sylphide, il Royal Ballet commissiona a Johan Kobborg una nuova creazione Les Lutins (2009), nel cast originale vi erano Alina Cojocaru, Sergei Polunin, Steven McRae. Più recentemente è stato interpretato da Svetlana Zakharova, étoile del Balletto del Teatro Bolshoi in numerosi gala e festival di danza in tutto il mondo. Nell’aprile 2011 Johan Kobborg ha creato Alumnus per il Royal Danish Ballet presentato a Copenaghen e in occasione di un tour della Compagnia negli Stati Uniti nel 2011. Johan Kobborg ha collaborato inoltre con Ralph Fiennes per il suo film su Nureyev intitolato The White Crow uscito nel 2018.
CIVITANOVA MARCHE_TEATRO ROSSINI 27 luglio 2019
Biglietti da 60 a 90 euro in prevendita QUI o tramite Call Center 0712133600
Biglietteria del Teatro Rossini 0733 812936 aperta tutti i giorni [domenica e festivi esclusi, tranne se giorno di spettacolo] dalle ore 18.30 alle ore 20.30