coreografia e regia Mauro Astolfi
musiche Gioachino Rossini
interpreti Alice Colombo, Caterina Politi, Fabio Cavallo, Giacomo Todeschi
Giovanni La Rocca, Giuliana Mele, Maria Cossu, Mario Laterza, Serena Zaccagnini
disegno luci Marco Policastro set concept Mauro Astolfi, Marco Policastro
realizzazione scene Filippo Mancini / CHIEDISCENA scenografie
assistente alla coreografia Alessandra Chirulli costumi Verdiana Angelucci
produzione Spellbound in collaborazione con Comune di Pesaro & AMAT
con il contributo di MiBACT
Spellbound Contemporary Ballet
direttore artistico Mauro Astolfi
direttore generale Valentina Marini
Espressione di punta della scena contemporanea italiana e tra le compagnie più richieste della scena internazionale, Spellbound Contemporary Ballet offre un lavoro che celebra la figura artistica e umana di Gioachino Rossini, spettacolo prodotto nel 2018 per i 150 anni dalla morte del Maestro. La lettura di Augusto Benemeglio sulla vita di Rossini, su quella ‘Follia organizzata’ ha profondamente e assolutamente illuminato il coreografo Astolfi. “Sono sinceramente stato sedotto in 24 ore di ascolto continuo e ripetuto dal mondo rossiniano, da questa genialità così prorompente e inebriante ma che al tempo stesso viveva camminando a braccetto con tante macchie nere, dilaniato da un profondo mal di vivere che ha creato opere musicali di una grazia assoluta ed eterna.” In questo spettacolo Astolfi ha immaginato una grande parete, la parete dei ricordi di Rossini, dove nascondeva, archiviava il suo cibo, i suoi vini, la casa dove ospitare i suoi grandi amici e compositori, ma anche la gente comune con la quale amava scherzare, giocare e condividere tutti gli aspetti della sua vita… questa ‘parete’ è immaginata come una proiezione della sua mente, piena di sportelli, di ripiani, di nascondigli, una parete che separava a livello immaginario un mondo dall’altro. In questo spazio si aggirava un inquilino, una figura antropomorfa, nera, una macchia che aveva assunto sembianze umane, che ormai comunicava con lui. Questa figura nera era la paura della morte, la sua malattia, ma forse anche il suo consigliere, paradossalmente in alcuni momenti l’unica certezza.
La sua era musica estrema. Il segno di una forza e di una energia superiore, e ho volutamente cercato di creare una danza estrema, carica di energia, di vitalità, di incontri, di seduzioni, di suggestioni; ho passato molto tempo pensando come si sarebbe potuto tradurre in movimento la sua genialità compositiva. Non ho sentito di lavorare su un’astrazione, ho cercato e ho ‘sentito’ come raccontare la vibrazione della sua musica: mi sono letteralmente lasciato trasportare, ed è stata un’esperienza unica. Mauro Astolfi
URBINO_TEATRO SANZIO 13 novembre 2019
Biglietti da 10 a 20 euro in prevendita QUI o tramite Call center 0712133600