in collaborazione con KLANG Altri suoni, altri spazi e Loop Live Club
Torna a trovarci, a due anni dalle ultime e folgoranti apparizioni italiane, Richard Dawson, il bardo di Newcastle autore (su Domino) di uno dei dischi più interessanti e discussi di questi ultimi mesi, intitolato 2020. Se l’altra volta sul palco Richard era tutto solo, intento a cantare (a cappella o accompagnato da una chitarra elettrica suonata al fulmicotone) le storie e i personaggi di ambientazione medievale che componevano lo straordinario affresco di Peasant, in questa occasione l’artista si presenta in classica formazione a tre (voce/chitarra, basso e batteria): sicuramente l’assetto più funzionale a portare in scena il folk-rock graffiante e sbilenco del nuovo album, ritratto di una nazione sull’orlo di una crisi di nervi, raccontata attraverso le ansie e i desideri del suo frastornato ceto medio.
2020 ci proietta in un futuro immediato. Nelle sue dieci canzoni racconta “una nazione insulare in mutazione, una società sull’orlo del collasso mentale”. Con la consueta verve mercuriale canterburiana Dawson racconta, con graffiante humor nero, profili umani probabili e improbabili, le loro ansie, follie e debolezze. La cosa stupefacente è che le immagini che evoca, apparentemente senza un senso profondo, si vanno a sovrapporre perfettamente alle nostre vite.
SAN COSTANZO _ TEATRO DELLA CONCORDIA rinviato a data da definire
Biglietti da 8 a 10 euro in prevendita QUI