ONA
danzatrici Jessica D’Angelo, Vittoria Franchina, Alice Risi, Elisa Spina
coreografie Marco Cantalupo e Katarzyna Gdaniec
[durata 25 minuti]
Ona in polacco significa “Lei”. L’alchimia di questo collettivo passa dall’armonia alla rivolta e rivela la libertà, il potere e l’inventiva delle donne.
TAKE 2
danzatori Alice Risi e Andrea Rizzo
coreografie Noa Zuk
[durata 15 minuti]
Noa Zuk, coreografa israeliana ha creato un duetto che porta l’impronta di anni di lavoro con la prestigiosa compagnia Batsheva.
HASTA CUANDO
danzatori Raphael Candela, Jessica D’Angelo, Vittoria Franchina
Giuseppe Morello, Mirko Paparusso, Andrea Rizzo
coreografie Sharon Fridman
[durata 20 minuti]
Sharon Fridman, coreografo israeliano, in Hasta Cuàndo esplora le relazioni d’amore attraverso una modalità compositiva che genera molteplici sensazioni.
co-produzione Festival AbanoDanza 2023
Ministero della Cultura, Regione Veneto, Comune di Vicenza
con la collaborazione del Centro Servizi Culturali S. Chiara (Tn)
patrocinio dell’Ambasciata di Israele
SHARON FRIDMAN
Coreografo israeliano da anni residente in Spagna. Fondatore e direttore artistico dell’omonima compagnia residente a Madrid, vanta una formazione eclettica dalla danza contemporanea, al balletto, alle danze folcloristiche israeliane. È stato interprete per prestigiose compagnie quali Ido Tadmor Dance Company di Tel Aviv‚ Kibbutz Contemporary Dance Company‚ Vertigo Dance Company e per diversi progetti per il Suzanne Dellal Centre. Inizia la sua carriera di coreografo nel 2000 con la costituzione del Phrasal Group con cui realizza una lunga serie di produzioni. È tra gli autori prescelti nel 2008 da Wayne McGregor per il progetto Dance Lines tenutosi alla Royal Opera House di Londra. Nel 2012 vince a Cuba il Premio Alicia Alonso, il premio per la migliore proposta di danza contemporanea all’International Dance and Theatre Fair of Huesca 2011‚ il primo premio al Choreography Contest Burgos di New York. Ha collaborato con Festival Paris Quartier d´Été 2012 per la realizzazione di Rizoma che è stato premiato presso il museo Les Invalides.
MARCO CANTALUPO
Dirige la Compagnie Linga insieme a Katarzyna Gdaniec. Nato a Genova, dopo brevi studi circensi ha frequentato la scuola di danza della Scala di Milano e si è diplomato in danza alla Staatsoper di Amburgo. Ha fatto parte di diverse compagnie di danza, tra cui il Balletto Nazionale del Portogallo, la Deutsche Oper Berlin, lo Stadttheater Bern e infine il Béjart Ballet di Losanna. Dal 1989 crea coreografie per diverse compagnie indipendenti in Italia. Dal 1993 la Compagnie Linga ha sede all’Octogone Théâtre de Pully. Nel 2019 il loro pezzo Flow è stato insignito di un Premio svizzero di danza nella categoria Creazione attuale di danza.
KATARZYNA GDANIEC
Ha studiato alla State Ballet School di Danzica, borsista del National Children’s Fund. Nel 1983 ha vinto la medaglia di bronzo all’11° Concorso Internazionale per Giovani Danzatori di Losanna. Dal 1984 al 1992 è stata solista del Ballet of the Twentieth Century di Maurice Béjart, poi ha rilevato (insieme a Marco Cantalupo) la compagnia di balletto Compagnie Linga di Losanna, dove è anche danzatrice e coreografa.
NOA ZUK
È nata e cresciuta nel Kibutz Sh’ar Ha’amakim, nel nord di Israele. Ha iniziato a ballare all’età di quattro anni, praticando folk, modern, balletto, jazz e improvvisazione, nonché arti marziali (è cintura nera di Shotokan Karate). All’età di diciotto anni inizia la sua vita professionale come ballerina con i coreografi Inbal Pinto e Youval Pick e con la Young Kibutz Dance Company. Un anno dopo è entrata a far parte del Batsheva Ensemble e nel 2000 è entrata a far parte della Batsheva Dance Company (BDC), dove ha ballato per nove anni. Durante il suo periodo con BDC, ha anche lavorato ed eseguito opere di coreografi come Matz Ek (Kulberg Ballet), Sharon Eyal (LEV Dance Company) Jiri Kilian (NDT), Yasmin Godder e Yoshifumi Inao (Norwegian National Ballet). Noa ha lasciato la compagnia nel 2009, per concentrarsi sul suo lavoro di coreografa. Tra i suoi primi pezzi ci sono O.M.S., A Droom Come Tree e il trio Boxerman, eseguito da membri del Batsheva Ensemble a New York. Nel 2012, la sua nuova creazione per il Bern Ballet è stata presentata in anteprima in Svizzera ed è stata anche selezionata come una delle dieci finaliste per presentare il suo lavoro al 5° Concorso Internazionale di Coreografia di Copenaghen. Nell’autunno del 2012 ha avuto una seconda residenza artistica presso la Ohio State University, dove ha presentato in anteprima Nothing II, un pezzo per 15 ballerini dell’OSU creato in collaborazione con Ohad Fishof ed eseguito al Wexner Center for the Arts. Nel 2013 ha creato After Chorus per GroundWorks Dance Theatre a Cleveland Ohio e l’assolo Nothing III (co-creato da Ohad Fishof), che è stato eseguito negli Stati Uniti, Israele, Russia e Cina. Nel 2013 ha anche presentato in anteprima il duetto Doom Doom Land nell’ambito della International Dance Week di Gerusalemme e lo ha portato in tournée in Russia, Polonia e Repubblica Ceca. Nell’estate 2014 le è stato commissionato di creare un nuovo pezzo per il Repertory Dance Theatre nello Utah. Dopo il successo della messa in scena di un pezzo al Frontier Danceland di Singapore all’inizio di quell’anno, è stata invitata a creare un nuovo pezzo per la compagnia, insieme a Ohad Fishof, presentato in anteprima nel novembre 2014. Il suo ultimo lavoro, Garden of Minutes, in collaborazione con Ohad Fishof, è stato presentato in anteprima nell’ambito del Curtain’s Up Festival a Tel Aviv, nel novembre 2015. Noa è anche un’insegnante di fama. Ha tenuto workshop di composizione, tecnica e repertorio (sia del suo lavoro che delle coreografie di Naharin) in tutto il mondo, ed è insegnante di linguaggio del movimento Gaga dal 2007.
PESARO_TEATRO ROSSINI 2 febbraio 2024 ore 21
Biglietti da 8 a 27 euro in prevendita QUI.
BIGLIETTERIA TEATRO ROSSINI [Piazzale Lazzarini 0721 387621]
aperta dal mercoledì al sabato dalle ore 17 alle ore 19.30
nei giorni di spettacolo feriali aperta con orario 10 – 13 e dalle 17 ad inizio rappresentazione
INFO AMAT 071 2072439
L’acquisto online comporta un aggravio del costo del biglietto in favore del gestore del servizio.