Da novembre 2024 ad aprile 2025 brilla la Stagione Capitale Danza al Teatro Rossini a Pesaro, capitale italiana della cultura 2024, nata dalla rinnovata collaborazione tra Comune di Pesaro e AMAT, con il contributo di Regione Marche e Ministero della Cultura.
Così Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Pesaro: «Nell’anno della Capitale della Cultura prende il via anche la seconda “Stagione Capitale” dedicata alla danza, presenza ormai consolidata della nostra programmazione. Col suo linguaggio capace di attraversare generi e confini – geografici e culturali – la danza si pone sempre più come strumento grazie al quale sul palcoscenico del Rossini possono trovare casa alcune tra le più importanti compagnie italiane e internazionali. Gli spettatori potranno così vedere completato un paesaggio di proposte – tra teatro, musica e danza – davvero incredibile, sicuramente unico a livello regionale. Stagione che anche uno dei fondamentali pilastri del “sistema danza Pesaro”, sempre più ricco e articolato, che l’Amministrazione è riuscita a costruire in questi anni grazie alla collaborazione di tanti soggetti appassionati. Grazie ad esso infatti accadrà anche in questa stagione che tanti giovani danzatori in formazione potranno incontrare nelle masterclass a loro dedicate alcuni tra i più importanti coreografi delle nostre scene».
L’inaugurazione del programma il 15 novembre è affidata alla numerosa compagnia Zappalà Danza, in scena 14 straordinari danzatori che interpretano Trilogia dell’estasi. Il progetto vede Roberto Zappalà affrontare tre grandi composizioni classiche e per lui anche “sacre” che hanno segnato il percorso coreografico (e anche musicale) dello scorso secolo quali Après-midi d’un faune, Boléro e Le sacre du Printemps, tre creazioni che hanno come comune denominatore il linguaggio chiaro e selvaggio del coreografo. Oltre al suo linguaggio specifico, diventa fondamentale il lavoro sullo spazio che crea un “dispositivo scenico” che, volta per volta, performance per performance limita, amplifica, modifica la danza creata dal coreografo. Neapolis mantra il 15 dicembre è un’opera multidisciplinare ideata dal regista e coreografo italo-africano Mvula Sungani, che vede insieme sulla scena l’étoile Emanuela Bianchini, con la forza della sua physical dance, e il maestro Enzo Gragnaniello con la sua potente voce black. Uno spettacolo globale di interazione e compenetrazione tra danza, musica live e parola, ispirato alla cultura partenopea contemporanea dall’omonimo album inciso nel 1998 dal cantautore napoletano e un omaggio ai 20 anni dalla pubblicazione della canzone Donna, interpretata dall’indimenticata Mia Martini. Per le feste di fine anno il 28 dicembre, fuori abbonamento, un appuntamento dal sapore classico con l’amatissima Carmen del Balletto di Milano. Tradizione e modernità convivono anche nel clima d’energia dell’originale messinscena di Marco Pesta, la produzione non tradisce le aspettative per la tradizione, restando fedele alla novella di Prosper Mérimée e all’opera di Georges Bizet. Il nuovo anno si apre il 25 gennaio con The barefoot diva della Compagnie Nicolas Huchard formata da cinque travolgenti donne nere unite nella lotta e nella fede nel potere della danza. La storia di questa formazione è la storia di un colpo di fulmine tra il coreografo e le interpreti e nasce dal desiderio di celebrare le donne in tutta la loro individualità e pluralità in un affascinante connubio carico di energia tra la cultura africana e quella europea. Il 16 febbraio il Teatro Rossini accoglie uno spettacolo che è riuscito a stupire, meravigliare e sorprendere oltre ogni aspettativa il pubblico di tutto il mondo, Cendrillon. Ballet Recyclable di Philippe Lafeuille per Chicos Mambo, versione ecologica della celebre fiaba di Perrault. Il risultato è semplicemente mozzafiato, impressionante, perché l’immaginazione regna sovrana. All’improvviso, Cenerentola emerge da una pattumiera gialla e laddove molti non vedrebbero altro che un mucchio di spazzatura poco interessante, Philippe Lafeuille, che non è un artista qualunque, vede la bellezza con un potenziale non sfruttato, che aspetta solo di essere rivelato. Da qui la sua predilezione per l’eroina della fiaba di Perrault, la piccola sguattera diventata principessa che va al ballo in una zucca trasformata in carrozza. Il 14 marzo debutto in prima assoluta per Stabat Mater, spettacolo che segna l’ultima tappa di evoluzione di un percorso di ricerca pluriennale che la coreografa Monica Casadei ha dedicato all’incontro fra danza e musica religiosa. Il progetto Sacro, diviso nei capitoli Corpo Liturgico dedicato a Verdi, Pietas con fulcro sulla musica di tradizione mariana e Passione, incentrato sulle partiture di Bach, nasce in seno a Parma 2020+21 Capitale Italiana della Cultura e fa ora tappa nella Capitale italiana della Cultura 2024 con le musiche di Gioachino Rossini. Parte fondamentale del processo creativo riguarderà proprio la rielaborazione musicale, affidata al musicista e compositore Fabio Fiandrini, che caratterizza da anni le creazioni di Monica Casadei e che contraddistingue la sua peculiare contaminazione fra classico e contemporaneo. Per la conclusione di Pesaro Danza il 12 aprile Cosmos, nuovo spettacolo di Evolution Dance Theater, invita a uno straordinario e immersivo viaggio attraverso mondi sconosciuti, in cui scienza e comprensione cedono il passo all’immaginazione. Fondata dal coreografo americano Anthony Heinl, alla guida della compagnia insieme alla danzatrice e coreografa italiana Nadessja Casavecchia, Evolution Dance Theater è diventata famosa, in Italia e nel mondo, per produzioni in grado di ipnotizzare, affascinare e divertire il pubblico di ogni età. Gli artisti che compongono la compagnia sono selezionati fra danzatori, illusionisti, contorsionisti, ginnasti in grado di portare in scena spettacoli eleganti e potenti, enfatizzati da un’illuminazione futuristica, effetti speciali, scenari interattivi e una selezione musicale accattivante.
Accanto agli spettacoli torna Oltre la Scena, ciclo di incontri pensati per esplorare gli spettacoli in programma a cura di Francesca Pedroni, giornalista, critico e studiosa di danza, con la novità che si svolgeranno al Teatro Rossini e non da remoto su Zoom come negli anni passati.
Vendita nuovi abbonamenti dal 2 ottobre presso Teatro Rossini 0721 387621 e online su www.vivaticket.com. Informazioni dettagliate su www.amatmarche.net. Inizio spettacoli ore 21, sabato ore 19, esclusivamente domenica 16 febbraio ore 17.