Lunedì 29 maggio al Teatro Sperimentale di Pesaro, in occasione del decimo anniversario della morte di Franca Rame, con Tutta casa, letto e chiesa di Dario Fo e Franca Rame, con protagonista Valentina Lodovini e la regia di Sandro Mabellini, volge al termine W il Teatro! iniziativa realizzata dal Comune di Pesaro e dall’AMAT in collaborazione con la Fondazione Fo Rame per celebrare la memoria viva di Dario Fo e Franca Rame, artisti eclettici di talento istrionico che hanno segnato la storia del teatro del secondo Novecento, esempio straordinario di impegno civile e politico.
Tutta casa, letto e chiesa è uno spettacolo sulla condizione femminile, in particolare sulle servitù sessuali della donna. Si ride, e molto, ma alla fine resta addosso una grande amarezza. Il primo debutto è stato a Milano, alla Palazzina Liberty, nel 1977, in appoggio alle lotte del movimento femminista. Il testo è tuttora allestito in oltre trenta Nazioni poiché la condizione della donna, purtroppo, è simile ovunque. Il protagonista assoluto di questo spettacolo sulla donna è l’uomo. “Meglio, il suo sesso! – si legge nelle note allo spettacolo della compagnia – non “in carne e ossa”, ma è sempre presente, enorme, che incombe… e che schiaccia le donne! Le donne… sono anni che si battono per la loro liberazione, chiedendo parità di diritti con l’uomo, parità sociali, parità di sesso… E quando mai! Le donne non arriveranno mai ad uguagliare l’uomo in questo campo. È del tutto utopistico sperarlo… anche per un fatto anatomico. Donne rassegnatevi! Anche agli albori del secondo millennio le donne sono sottomesse alla cultura del c****… del sesso del maschio! Dopo la presentazione del protagonista maschile, veniamo ai personaggi femminili. Nel primo brano, una donna sola, troviamo una casalinga, la casalinga per antonomasia, che ha tutto all’interno della sua famiglia, meno la cosa più importante: la considerazione, l’essere trattata come una persona, in individuo e rispettata in quanto tale, non solo usata come oggetto sessuale e come domestica senza stipendio né pensione. Abbiamo tutte la stessa storia è la rappresentazione di un rapporto sessuale tra un maschio e una femmina… Mimato, per carità! Un rapporto sessuale con la donna – ahinoi! – subalterna all’uomo, come succede quasi sempre. Terzo brano “Il risveglio”. Qui abbiamo una donna, un’operaia, sfruttata tre volte: in casa come donna tuttofare, in fabbrica e a letto. Non poteva mancare questo personaggio nella nostra galleria: personaggio “portante” nella nostra società. L’epilogo è affidato ad una Alice nel paese senza meraviglie”.
Il movimento scenico è curato da Silvia Perelli, il disegno luci è di Alessandro Barbieri, scenografia di Chiara Amaltea Ciarelli, musiche a cura di Maria Antonietta, aiuto regia Rachele Minelli, produzione Pierfrancesco Pisani per Infinito Produzioni e TPE – Teatro Piemonte Europa.
Informazioni e biglietteria Teatro Sperimentale 0721 387548, AMAT 071 2072439 e biglietterie circuito vivaticket. Inizio spettacolo ore 21.