di e con Alessandro Pertosa, Frida Neri, Filippo Macchiarelli
Pentesilea e Achille: una storia archetipica che racconta la danza degli opposti. Tutti gli opposti. Perché l’essere umano è integro, singolare e fluido: oltre il genere maschile e femminile. In costante costruzione, dall’identità mai fissa. Homo/mulier viator, essenzialmente peregrino. Errante. Il che implica il suo riorientarsi continuo insieme alla sua costante riscoperta. Pentesilea e Achille: una contro – e allo stesso tempo con – l’altro: affinché due sia uno. Lei, regina delle Amazzoni, la femmina allevata virilmente – furiosa e combattiva – si incontra e si scontra con Achille, il maschio allevato in un gineceo. La femmina-maschio è attratta e respinta ferocemente dal maschio-femmina. Il maschio-femmina domina ed è dominato dalla femmina-maschio. Achille e Pentesilea si combattono. Si odiano perché si amano. La loro guerra rappresenta l’intreccio simbolico delle identità fluide, che si mescolano e convivono in ognuno di noi. Pentesilea-cagna mangia Achille. Si ciba del suo amore. Ingoia l’altro-da-sé. Lo mangia per sentirselo dentro: è questo il vero amplesso carnale e mistico. Pentesilea e Achille. La femmina-maschio e il maschio-femmina ricondotti all’unità dal sacro furore dell’eros mortale. Marte e Venere di nuovo insieme a sancire l’identità non-identitaria del singolo. E ciò non sta a significare che l’identità sia fluttuante (perché denominarla fluttuante è già troppo). L’identità è non-identitaria e identitaria al tempo stesso. In tal senso, allora, l’identità – come ogni elemento di realtà – è indicibile.
Di fronte al segreto dell’umano, la parola ammuta, non ci arriva. Perché l’umano è frammentato.
Pentesilea (ovvero la danza degli opposti) verrà presentato in una forma recitativa nuova, denominata «conversazione teatrale». Con «conversazione teatrale» si intende uno spettacolo a più voci, messo in scena davanti a un pubblico, in teatro, in sala o in arena all’aperto. Sul palco, un tessitore poetico-narrativo dialoga con musicisti, attori e artisti performativi, sviluppando un percorso narrativo e didattico funzionale alla messa in scena. Il risultato è un’opera che non presenta un tradizionale svolgimento drammaturgico e nello stesso tempo ha una struttura poetica, quindi non paragonabile a una tipologia conferenziale sia pur spettacolarizzata. La conversazione teatrale è un’azione in scena che supera i concetti di lezione, di lettura pubblica e di racconto culturale: li comprende tutti, unendoli in un unico evento.
28 LUGLIO E 2 AGOSTO, ORE 19 | CUPRA MARITTIMA [FORO ROMANO]
VISITA GUIDATA ALL’AREA ARCHEOLOGICA DEL FORO ROMANO
A CURA DI COMUNE DI CUPRA MARITTIMA
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI IAT CUPRA MARITTIMA 0735 779193
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
CUPRA MARITTIMA_Parco Archeologico Naturalistico Civita 2 agosto ore 21.30
ingresso libero