ANCONA, 23 genn. 2019 – Ornella Muti ed Enrico Guarneri sono i protagonisti de «La governante» di Vitaliano Brancati, per la regia di Guglielmo Ferro in scena martedì 29 al Teatro la Fenice di Senigallia con repliche il giorno dopo, mercoledì 30 gennaio, al Teatro Persiani di Recanati e giovedì 31 al Teatro Verdi di Pollenza, nelle stagioni in abbonamento realizzate dai rispettivi comuni con AMAT con il contributo di MiBAC e Regione Marche e, a Senigallia e Tolentino, con la Compagnia della Rancia.
Il testo del 1952, scritto da Brancati per la moglie Anna Proclemer, che ne fu protagonista varie volte a fianco di Gianrico Tedeschi, andò in scena per la prima volta nel 1963 a Parigi e, in Italia, nel 1965, dopo l’abolizione della censura inflitta all’opera a causa del tema trattato, quello della omosessualità, anche se l’autore sosteneva che “la sostanza della vicenda è più la calunnia che l’amore fra le due donne”. Ma sullo sfondo di un complesso discorso sull’etica e sulla responsabilità individuale, il testo è pieno di accenti polemici contro l’ipocrisia dei benpensanti cattolici, il filocomunismo borghese, i principi della Sicilia baronale e contro la censura stessa.
Questa nuova versione mantiene, seppur per motivi differenti, la sua carica eversiva. La vicenda, è imperniata su Caterina Leher, governante francese assunta in casa Platania, famiglia siciliana e borghese trapiantata a Roma il cui patriarca, Leopoldo, ha sacrificato la vita di una figlia, morta suicida, ai pregiudizi della sua morale. Ornella Muti porta in scena il personaggio di Caterina, calvinista e considerata da tutti un modello d’integrità. La governante vive perciò segretamente la propria omosessualità, una «colpa» cui si aggiunge quella di aver attribuito a una giovane cameriera dei Platania le proprie tendenze, causandone il licenziamento. Caterina si sente responsabile della morte della ragazza, e decide di espiare la sua colpa con il suicidio, rifiutando di essere liberata dal rimorso, in un conflitto interiore per sopravvivere, soffrendo.
Completano il cast Nadia De Luca, Rosario Marco Amato, Caterina Milicchio, Tulio Giordano, Naike Rivelli e Rosario Minardi nel ruolo di Bonivaglia
Info e prevendite ai botteghini dei teatri che orpitano lo spettacolo, AMAT 071/2072439 e Call center 071/2133600. Biglietti on line su www.vivaticket.it.