di Jane Austen
adattamento teatrale di Antonio Piccolo
regia Arturo Cirillo
con
Arturo Cirillo, Valentina Picello, Francesco Petruzzelli, Sabrina Scuccimarra, Rosario Giglio, Eleonora Pace, Giacomo Vigentini, Giulia Trippetta
scene Dario Gessati
costumi Gianluca Falaschi
luci Camilla Piccioni
musiche Francesco De Melis
prima versione teatrale italiana del capolavoro di Jane Austen
produzione MARCHE TEATRO_Teatro di Rilevante Interesse Culturale / Teatro di Napoli_Teatro Nazionale
Dalle note di regia di Arturo Cirillo: – Perché portare a teatro “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen?
Perché penso che sia una scrittrice con un dono folgorante per i dialoghi.
Perché sono affascinato dall’Ottocento, e dal rapporto fra i grandi romanzi di quell’epoca e la scena. Infatti provai un raro piacere, svariati anni fa, ad affrontare uno strano testo di Annibale Ruccello (strano perché al confine tra il musical e la commedia, tra la parodia e la ri-scrittura) ispirato a “Washington Square” di Henry James.
Perché l’ironia di questa scrittrice, il suo sguardo acuto ma anche distaccato sui suoi personaggi l’amo molto.
Perché il mondo della Austen dove apparentemente non accade mai nulla di eclatante, abitato per la maggior parte da creature che stanno abbandonando la fanciullezza per diventare ragazze da marito o giovani scapoli da sposare, mi affascina; con tutto il pudore, i turbamenti, le insicurezze, e anche l’orgoglio e i pregiudizi che la giovinezza porta con sé.
Perché questo mondo sociale dove ci si conosce danzando, ci si innamora conversando, ci si confida con la propria sorella perché i genitori sono, ognuno a suo modo, prigionieri del proprio narcisismo, non mi sembra così lontano da noi. Soprattutto pensando a queste giovani eroine spinte a sposarsi anche per avere finalmente un sostegno economico, sottraendosi allo stesso tempo all’indecorosa condizione di zitelle, e allontanandosi dalle proprie famiglie d’origine. Anche se poi la povera e zitella Jane Austen (che mai riuscì invece ad abbandonare la propria famiglia) si divertì a sottrarsi a tutto questo mettendolo in scena nei suoi romanzi, che sono una spietata critica e allo stesso tempo un’amorosa dichiarazione d’appartenenza alla propria epoca. Per fare questo si cala nei suoi personaggi/alter ego amandoli e prendendoli un po’ in giro, magari standosene nascosta dietro una tenda ad osservarli, ridacchiando tra sé. Da dietro quella tenda, come nel buio di una quinta, celata agli sguardi altrui ma attenta a non farsi sfuggire nulla di ciò che accade, Jane Austen reinventa la realtà attraverso la sua rappresentazione, ma mai smettendo di essere vera. Come avviene in teatro.
FANO_TEATRO DELLA FORTUNA VENERDÌ 21, SABATO 22 E DOMENICA 23 MAGGIO ORE 19 [DOMENICA ORE 17]
Biglietto euro 15 loggione euro 8 in prevendita QUI
BOTTEGHINO TEATRO DELLA FORTUNA
aperto dal mercoledì al sabato 10.30 – 12.30 / 17.30 – 19.30;
mercoledì e sabato anche 10.30 – 12.30
nei giorni di spettacolo feriali: 10.30 – 12.30 / 17.30 – inizio spettacolo
nei giorni di spettacolo festivi: 10.30 – 12.30 / 15.00 – inizio spettacolo
tel 0721 800750
L’accesso ai teatri sarà consentito nel rispetto delle vigenti misure di sicurezza sanitaria e con l’utilizzo da parte degli spettatori esclusivamente di mascherine chirurgiche o con protezione superiore (FFP2).
Tutti gli spettacoli in programma avranno inizio negli orari che garantiranno l’osservanza del coprifuoco vigente e saranno segnalati nel sito www.amatmarche.net