Venerdì 30 novembre e sabato 1 dicembre prosegue la stagione del Teatro Lauro Rossi di Macerata – promossa dal Comune di Macerata con l’AMAT, con il contributo di Regione Marche e MiBAC e in collaborazione con APM – con due serate speciali con Cesare Bocci e Tiziana Foschi in Pesce d’aprile, tratto dall’omonimo romanzo di successo, in prima italiana Macerata, città a cui l’attore è legato da profonda amicizia.
Con lo spettacolo a Macerata torna anche Gente di teatro, una serie di interessanti appuntamenti per tutti coloro che amano il teatro e vogliono superare quella che Garboli definiva la “gioia effimera di una sera” per approfondire la conoscenza dialogando con le stesse compagnie in scena al Lauro Rossi. In questa occasione l’incontro si svolgerà sabato 1 dicembre alle ore 18 presso “Tuttincluso” (corso Matteotti 20).
Pesce d’Aprile è il racconto di un grande amore: un’esperienza di vita reale, toccante, intima e straordinaria, vissuta da un uomo e da una donna, interpretati da Cesare Bocci – che firma anche la regia – e Tiziana Foschi.
“È un onore per Macerata ospitare la prima regionale di Pesce d’aprile, prima di tutto perché è una storia di grande umanità portata sulla scena da un bravissimo uomo di teatro. Ma ancora di più per la grande amicizia tra la città di Macerata e Cesare Bocci e sua moglie Daniela Spada, grazie all’Anffas che sa costruire sui valori solidali legami tra le persone”, commenta l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde.
Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico, scritto da Daniela Spada e Cesare Bocci e edito da Sperling & Kupfer, Pesce d’Aprile in meno di un anno ha venduto più di diecimila copie. Da qui l’esperienza si fa spettacolo: un testo vero, lucido, ironico e commovente, che racconta come anche una brutta malattia può diventare un atto d’amore. Cesare e Tiziana, come Cesare Bocci e la sua compagna nella vita reale, metteranno a nudo, d’improvviso, tutta la loro fragilità, dimostrando quanto, come per il cristallo, essa si possa trasformare in pregio, grazie ad un pizzico di incoscienza, tanto amore e tantissima voglia di vivere.
Tra il riso e il pianto, nel corso della pièce si delinea il profilo di una donna, prigioniera di un corpo che smette di obbedirle, e di un uomo, che da compagno di vita diventa bastone, nutrimento, supporto necessario. Una lotta alla riconquista della propria libertà, che ha lo scopo di trasmettere messaggi di positività e forza di volontà, anche di fronte alle sfide più difficili che il quotidiano spesso ci impone. Grazie anche al coinvolgimento di Anffas Onlus – Associazione di Famiglie con persone con disabilità intellettiva e relazionale, Charity Partner del progetto – Pesce d’Aprile si conferma un inno alla vita e un momento di riflessione necessario.
La supervisione alla regia è di Peppino Mazzotta. Lo spettacolo è prodotto da Art Show.
Per informazioni 0733 230735. Inizio spettacoli ore 21.