con GLAUCO MAURI
di Samuel Beckett
regia Glauco Mauri
produzione Compagnia Glauco Mauri Roberto Sturno
[progetto di residenza]
Glauco Mauri è stato il primo in Italia, nel 1961, con la Compagnia dei Quattro, a mettere in scena, Atto senza parole e L’ultimo nastro di Krapp.
Beckett, Premio Nobel per la letteratura (1969), con le sue opere ci ha mostrato un nuovo modo di interpretare il rapporto tra la vita e l’uomo: una visione grottesca che spesso sfocia in una disperata comicità. Vari momenti poetici ma lo stesso tema: l’uomo e la sua fatica del vivere.
Ne L’ultimo nastro di Krapp Mauri dialoga, oggi, con la sua voce di trentenne registrata nel silenzio notturno di un teatro quasi sessanta anni fa.
Nel buio di una stanza spoglia il vecchio Krapp ascolta una bobina che ha registrato tanti, tanti anni prima: la sera del suo trentanovesimo compleanno.
Il passato gli scorre davanti, riaffiorano persone, visi ormai sbiaditi dal tempo, si riscoprono sentimenti vissuti forse solo a metà, e tra questi – ormai dimenticata – una storia d’amore, “quando la felicità era forse ancora possibile”. Ma il giovane Krapp non l’aveva saputa afferrare la felicità!
La bobina finisce e Krapp rimane disperatamente solo nella sua “vecchia tana” piena di bobine che raccontano la storia della sua vita ma che finiranno sempre col rimanere “vuote”.
PESARO_TEATRO SPERIMENTALE dal 18 al 20 settembre 2020
Biglietti da 8 a 10 euro