Quest’anno, in omaggio a Dante che nella Vita Nova, definisce la pluralità delle donne come le uniche vere anime capaci di intelletto d’amore la dodicesima edizione della rassegna “Non a voce sola” – patrocinata dalla Regione Marche, dalla Commissione Pari Opportunità Regionale, dalle Università delle Marche, da un circuito di undici Comuni (Loreto, Fano, Numana, Porto Sant’Elpidio, Sarnano, Porto Recanati, Mondolfo, Monterubbiano, Montecosaro, Macerata) e da numerosi sponsor privati – ha scelto, in collaborazione con AMAT e Comune, un luogo mistico per le donne per la sua anteprima, Loreto, la città della Madonna nera che da secoli scruta altera la città dalla Basilica della Santa Casa, simbolo delle donne che hanno accolto senza mai dubitare la loro vocazione all’intelletto d’amore dantesco. Ambasciatrice della rassegna sarà la scrittrice, sceneggiatrice conduttrice radiofonica e opinionista televisiva Barbara Alberti, che, in Piazza della Rimembranza, il 2 luglio alle ore 21,15, inaugurerà Non a Voce Sola 2021 con un intervento dedicato a Dante Alighieri e alle donne che lo circondavano dal titolo Donne che avete intelletto d’amore raccontandoci, con la sua solita ironia, cosa significa l’anno di Dante, e come, da donna e scrittrice, vorrebbe, Dantis modo, raccontare l’intelletto d’amore nell’Italia degli ultimi cinquant’anni (prenotazione obbligatoria: on-line vivaticket.com, Proloco Loreto 071.977748 orario 9-12.30 tutti i giorni eccetto il mercoledì, oppure 338.4162283)
Nata ad Umbertide nel 1943, Barbara Alberti si è trasferita quindicenne a Roma, dove ha studiato Filosofia alla Sapienza. La sua brillante laurea e l’ispirazione sessantottina le spalancarono le porte della scrittura per raccontare il mondo femminile e la sua lotta indirizzarlo verso l’espressione di sé e la libertà personale. Fu negli anni ‘70 e ‘80 non solo un’eccellente romanziera (Memorie Malvage e il controverso Vangelo secondo Maria,) ma anche sceneggiatrice cinematografica per Il portiere di Notte di Liliana Cavani, Il Maestro e Margherita di Petrovic e Una donna allo specchio di Quaregna, e drammaturga con Ecce Homo. È diventata conosciuta al grande pubblico negli anni ‘90 con la conduzione del programma radiofonico La Guardiana del Faro, in cui (come nelle sue rubriche giornalistiche Parliamo d’Amore di Amica, Luci Rosse su Penthouse e La posta di Barbara Alberti sul Fatto Quotidiano) raccoglie lettere e testimonianze di donne schiave di improbabili e insane storie d’amore, che con irriverenza e ironia consiglia e sprona verso l’amore per sé, per la conoscenza, per un impegno verso l’umanità piuttosto che verso un uomo solo (che nella maggior parte dei casi non sembra neanche lontanamente e dantescamente promettente come si era creduto all’inizio). Negli anni duemila ha esportato il suo spirito indomabile, la sua sagacia e la sua ironia sulla ricerca del vero amore e del vero valore delle persone nel mondo nella tv, partecipando come opinionista, commentatrice e persino come concorrente a seguitissimi programmi.
L’Assessora alla Cultura del Comune di Loreto, Francesca Carli, ha così accolto l’apertura di Non a Voce Sola 2021 nella propria città. E’ davvero significativo che la stagione estiva di Loreto si apra con l’appuntamento di Non a Voce Sola. Al di là del legame che la nostra città ha consolidato negli anni con questa suggestiva rassegna, che ci fa piacere ospitare, è bello che la stagione degli eventi dal vivo, e finalmente in presenza, riparta con una serata dedicata al tema della donna. Donne ch’avete intelletto d’amore è una performance ispirata alla poetica dantesca che ci ricorda l’essenza piena del femminile, della donna che è capace di aprirsi all’amore nel senso più alto. Una figura di donna che ci porta necessariamente a pensare alla Madonna, cosa che rende questo evento ancora più vicino alla realtà lauretana. Come molti sanno, all’interno della cupola della nostra basilica sono stati riportati come preghiera alla Vergine proprio i versi di Dante dedicati alla Madonna nell’ultimo Canto del Paradiso. Nell’anno del settimo centenario dalla morte di Dante, trovo questo fatto una bellissima coincidenza, che unisce in un filo rosso ancora più emblematico Loreto e Non a Voce Sola. La scelta di Barbara Alberti come protagonista di questa serata non poteva essere più giusta: donna di spessore culturale e brillante narratrice, mai convenzionale, sono certa ci farà emozionare nel nostro primo evento dal vivo dopo tanta attesa.”
Oriana Salvucci, direttrice artistica della rassegna, ha così definito la personalità di Barbara Alberti e come essa possa raccontare in maniera unica l’intelletto d’amore femminile: “La città di Loreto inaugura il cammino di Non a Voce Sola. La città fra cielo e terra, la città della Madonna, la città trascendente, la città del pellegrino, del viandante, la città della ricerca, la città del passaggio e del punto di approdo, la città dove Lorenzo Lotto decise di morire abbandonando gli splendori di Venezia. La scelta non è casuale, Non a Voce Sola è una sorta di peregrinatio in terra marchigiana alla ricerca dell’assoluto e della bellezza guidate, quest’anno, dai versi di Dante. Donne ch’avete intelletto d’amore, parole che risuonano come un mantra, come una sinfonia che guida un cammino che si protrarrà fino a settembre. La prima maestra e la prima guida (ritorna in mente l’incontro di Dante con Virgilio nel primo canto dell’Inferno, Tu se’ lo mio maestro e ‘l mio autore) è la sorprendente e immensa Barbara Alberti. Generosa, prodiga, non ha perso il dono dell’allegria e dell’arguzia, nonostante il covid ed altre tempeste che sempre imperversano nelle nostre vite. È l’antesignana delle incomode, delle irriverenti, delle disobbedienti, perché è necessario dirlo, avere intelletto d’amore significa anche coltivare la virtù della disobbedienza, salvifica per le donne se vogliono seguire un desiderio che sia il proprio e non l’aspettativa di qualcun’altro.”