di Giovanni Verga
con Donatella Finocchiaro
e con Bruno Di Chiara, Chiara Stassi
e Ivan Giambirtone, Cosimo Coltraro,
Alice Ferlito, Laura Giordani, Raniela Ragonese,
Luana Rondinelli, Federica D’Amore, Roberta Amato,
Giuseppe Innocente, Gianmarco Arcadipane
regia Donatella Finocchiaro
progetto drammaturgico e collaborazione alla regia Luana Rondinelli
movimenti di scena Sabino Civilleri
scene e costumi Vincenzo La Mendola
musiche Vincenzo Gangi
disegno luci Gaetano La Mela
coproduzione Teatro Stabile di Catania e Teatro della Città – Catania | centro di produzione teatrale
Donatella Finocchiaro dirige ed è la protagonista de La lupa, una tra le più coinvolgenti novelle verghiane, tratta dalla raccolta Vita dei campi. Si tratta di una co-produzione del Teatro Stabile di Catania e del Teatro della Città – Catania Centro di Produzione Teatrale, con il progetto drammaturgico di Luana Rondinelli che collabora alla regia e con i coinvolgenti movimenti di scena di Sabino Civilleri. Lo spettacolo è stato presentato in prima assoluta a luglio 2022 quale pièce inaugurale delle manifestazioni in onore del centenario verghiano.
In scena, al fianco della Finocchiaro, un cast di prim’ordine: Bruno Di Chiara nei panni di Nanni Lasca, Chiara Stassi in quelli della dolce Mara, Ivan Giambirtone che interpreta Malerba, Cosimo Coltraro nel doppio ruolo di Janu e del Prete, Alice Ferlito che è Filomena, Laura Giordani che interpreta la Prefica, Raniela Ragonese nei panni di Nela, Luana Rondinelli in quelli di Rosa, Federica D’Amore che è Lia, Roberta Amato che interpreta Grazia, Giuseppe Innocente nei panni di Bruno e Gianmarco Arcadipane in quelli di Cardillo. Le scene e i costumi sono di Vincenzo La Mendola, le musiche di Vincenzo Gangi, il disegno luci di Gaetano La Mela.
Quella che arriva in scena con questa produzione, quindi, è una Gna Pina libera, rivoluzionaria e che si batte contro il concetto di vergogna e per affermare la propria condizione di donna autodeterminata.
“La mia Lupa – sottolinea ancora Donatella Finocchiaro – è la donna che non si vergogna della sua sensualità e viene per questo additata dal contesto sociale perché libera, strana, diversa. Lei, che di quella tentazione amorosa e carnale per Nanni si considerava la vittima e che, in fondo, Nanni considera carnefice perché non riesce a liberarsi dalla sua tentazione. Il gioco tra vittima e carnefice è un gioco al massacro. Insieme vivono nel “peccato”, e nella follia. Forse solo la morte potrà salvarli”.
Nel testo, viene quindi amplificato il punto di vista della donna e della possibilità di vivere la propria vita sentimentale e sessuale liberamente, a dispetto di un ambiente retrogrado sempre pronto a puntare il dito contro quello che succede nelle vite e nelle case degli altri. Una lettura al femminile, quindi che esalta alcuni aspetti dell’opera verghiana.
“E’ una Lupa tridimensionale – spiega Luana Rondinelli – in cui abbiamo dato spessore ai personaggi e soprattutto a Gna Pina con il suo carattere rivoluzionario e libero. Donatella ha voluto sottolineare questo aspetto anche con un’ambientazione diversa, spostata in avanti, ovvero nella campagna siciliana degli anni ’50, quando la rivoluzione femminile e la libertà sessuale erano ormai alle porte. L’idea è quella che passionalità e alchimia siano cose naturali per qualunque essere umano e quindi anche per le donne”.
PORTO SANT’ELPIDIO_TEATRO DELLE API 12 marzo 2024 ore 21.15
Biglietti a 20 euro – 17 euro ridotto* in prevendita QUI.
*riduzioni valide per under 29, over 60 e convenzionati vari
BIGLIETTERIA TEATRO DELLE API
martedì e venerdì dalle ore 17 alle ore 19
nei giorni di spettacolo dalle ore 19
JESI_TEATRO PERGOLESI 13 marzo 2024 ore 21
Biglietti da 10 a 29 euro in prevendita QUI.
BIGLIETTERIA TEATRO PERGOLESI T 0731 206888
dal lunedì al sabato [9.30-12.30 e 17-19.30] – festivi esclusi
INFO AMAT T 071 2072439
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