GIORGIO BARBERIO CORSETTI | MARCO SOLARI | ALESSANDRA VANZI
di Vladímir Majakóvskij
con testi e regia Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari, Alessandra Vanzi
interventi scenografici Gianni Dessì
con Dario Caccuri, Carolina Ellero, Antonino Cicero Santalena
produzione FATTORE K 2019
in coproduzione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale Romaeuropa Festival
Emilia Romagna Teatro Fondazione
si ringraziano Tiziano Terzoni e Antonio Iodice
riallestimento nell’ambito del Progetto RIC.CI
Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni ‘80-’90
ideazione e direzione artistica Marinella Guatterini
organizzazione e comunicazione Silvia Coggiola
fotografie Alberto Calcinai
in collaborazione con AMAT, Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura
Fondazione Toscana Spettacolo Onlus, Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee Ravenna Festival, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado”
Torinodanza festival – Teatro Stabile di Torino Teatro Nazionale
Fondazione Milano – Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi
A quarantatré anni di distanza, i tre artisti della Gaia Scienza, Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari, Alessandra Vanzi, si riuniscono per riallestire La rivolta degli oggetti per riportare alla luce uno spettacolo destinato a diventare un riferimento per la controcultura romana degli anni Settanta. La loro prima opera del 1976 passa il testimone a tre giovani performer, dando vita a un incontro fra epoche, corpi ed esperienze differenti.
A conferma della notorietà acquisita da RIC.CI a livello nazionale, la decima ricostruzione di RIC.CI – Reconstruction Contemporary Choreography Anni’80/’90 è stata chiesta ed accettata in primis dal famoso regista Giorgio Barberio Corsetti, attuale direttore del Teatro di Roma, e dal nucleo del noto e scomparso gruppo La Gaia Scienza composto anche da Alessandra Vanzi e Marco Solari, come ricostruzione aggiunta.
La rivolta degli oggetti è uno spettacolo dirompente che ha affascinato subito spettatori e critica per il suo rapporto tra poesia e rivoluzione, tra rivoluzione sociale ed estetica, tra avanguardie storiche e arte contemporanea. Lo spettacolo trovava l’essenza di gestualità e parola, di slancio ed energia, in una sintesi tra teatro danza e arte visiva di grande impatto emotivo e leggerezza. Il modo stesso di creare lo spettacolo, che partiva da un’idea di forte individualità e di totale collaborazione senza la divisione di ruoli era parte della sua struttura. Così lo spettacolo non era solo un racconto sulla libertà, e sull’utopia della trasformazione del mondo, ma anche il frutto di un processo artistico libero e in costante trasformazione. Oggi un nuovo gruppo di attori abita una scena costruita con violini senza corde, sedie sospese, cappotti, tubi che attraversano lo spazio, una pistola e una stella rossa, realizzata in collaborazione con il pittore, scultore e scenografo Gianni Dessì. Oggetti in rivolta, come nell’omonimo poema di Majakovskij, fuggono il senso narrativo della scena per restituirla a una nuova dimensione percettiva.
FANO_TEATRO DELLA FORTUNA 14 maggio 2020
Biglietti da 12 a 15 euro in prevendita QUI o tramite Call Center 0712133600