Sabato 22 marzo prosegue, con uno sguardo alla scena contemporanea, al Teatro Studio Valeria Moriconi di Jesi Fair Play, rassegna promossa dal Comune di Jesi con la Fondazione Pergolesi Spontini e l’AMAT, in collaborazione con Teatro Giovani Teatro Pirata, con il contributo di Regione Marche e MiC.
L’appuntamento è con 45 giri, spettacolo di teatro-canzone di e con Isabella Carloni, accompagnata dalle chitarre di Giovanni Seneca – che firma anche gli arrangiamenti delle canzoni – e dalle variegate percussioni mediterranee di Francesco Savoretti. I due eccelsi musicisti e compositori fanno da contrappunto alla brillante ironia dei testi, in un cabaret musicale che ci consegna uno sguardo leggero sulle origini della nostra modernità e interroga nel profondo anche il nostro presente.
Il live cabaret – come recita il sottotitolo – offre uno sguardo ironico e scanzonato su un passaggio cruciale della nostra storia: gli anni del miracolo economico e di un’Italia talmente ottimista da apparire oggi surreale. Le imprese sulla luna, la diffusione della televisione, i primi supermercati, la vita dei primi anni 60 prometteva all’Italia un grande avvenire, sogni e speranze che il Paese cullava accompagnato da una nuova colonna sonora. Riattraversiamo quegli anni con gli occhi di Lina, una casalinga degli anni ’60. Tra un’ingenua meraviglia e il buonsenso popolare Lina ci accompagna tra gli scaffali del primo supermercato, dove non serve la sua borsetta di rete, perché ci sono i sacchetti di plastica, ma che è così grande che finisce per perdercisi. E assieme al suo Luigi si avventura sull’Autostrada del Sole dove di certo servono gli occhiali scuri e dove le doppie corsie consentono persino i sorpassi. E come sarà la vita oltre il muro che divide la città di Berlino? E perché gli americani sono andati sulla luna e ci hanno piantato la bandiera? E come si fa a chiudere quelle che già si chiamano le case chiuse? Quante domande le si affollano in testa, insieme ai sogni, le paure, i rischi e le speranze di un mondo che sarà sicuramente sempre migliore, mentre le canzoni raccontano di amori, libertà nuove e piccole nostalgie, subito spazzate via dal vento di una lambretta e dall’inarrestabile progresso. La musica degli anni ’60, rivisitata da una sensibilità contemporanea, incontra nello spettacolo l’ironia del teatro per raccontare, attraverso piccoli affreschi intrecciati a canzoni, un’Italia spavalda e avida di futuro, che in quegli anni si affaccia a profondi cambiamenti e a scelte decisive.
Qualcosa sullo sfondo lascia forse intuire un’ombra dietro i sorrisi, appena un retrogusto, evocato dalle canzoni di Pasolini e dal suo sguardo lungimirante. Ma è solo un attimo, una nota in minore, mentre il tempo subito riprende il suo ritmo.
La produzione dello spettacolo è di Rovine Circolari
Informazioni e biglietteria Teatro Pergolesi 0731 206888, circuito biglietterie AMAT / vivaticket, anche on line.
Inizio spettacolo ore 21.