L’iniziativa “Sisto V e il suo tempo. Un ponte verso la modernità” promossa da Comune di Grottammare con il sostegno della Regione Marche e con la collaborazione di AMAT e delle associazioni locali Laboratorio Teatrale Re Nudo e Associazione L’Onagro, torna per l’estate.
Illustrata oggi alla stampa dal sindaco di Grottammare Enrico Piergallini – con Lucilio Santoni di Onagro, Eugenio Olivieri di Profili artistici e Luca Celidoni per AMAT – l’iniziativa si terrà fra 17 e 22 luglio al Parco Arena Sisto V (inizio ore 21).
«”Sisto V e il suo tempo: un ponte verso la modernità” – ha detto il sindaco Piergallini – è un calendario di eventi che ha riscosso un grande successo e una significativa partecipazione di pubblico nei mesi autunnali e invernali, rappresentando un aspetto fondamentale delle Celebrazioni sistine organizzate dal Comune di Grottammare, grazie all’imprescindibile supporto della Regione Marche. Gli eventi previsti si concentreranno su alcuni aspetti salienti del 1500, la maggior parte dei quali direttamente o indirettamente riconducibili alla figura di Sisto V, costruendo un percorso multidisciplinare che consentirà agli spettatori di attraversare la riflessione filosofica, politica, musicale e letteraria del secolo sistino per eccellenza».
Si comincia domenica 17 luglio con David Riondino in “La tradizione novellistica italiana. Da Boccaccio al tempo di Sisto V“. L’artista fiorentino è accompagnato dalla chitarra di Claudio Farinone. Giovanni Boccaccio fu il vero creatore della novella moderna, colui che innalzò l’interesse per i semplici temi narrativi a una rappresentazione piena e animata del costume, della società, degli affetti e delle passioni umane. La sua grande opera, le cento novelle distribuite nelle dieci giornate del Decameron fanno capo a una ricca visione del carattere e del destino umano. Tra pagine di grandi scrittori, riscritture popolari, canzoni e sprofondamenti in alcuni grandi momenti della novellistica italiana, i due musicisti e narratori accompagneranno gli spettatori dove mai questi sospetterebbero di arrivare: nell’atmosfera del Cinquecento.
Lunedì 18 luglio sono in scena la voce recitante Piergiorgio Cinì e la fisarmonica Sergio Capoferri in “De Gli Eroici Furori. Giordano Bruno, Miguel de Cervantes, Niccolò Copernico, Galileo Galilei, Giovan Battista Marino e Francois Rabelais“. Lo spettacolo prende spunto dall’omonima opera di Giordano Bruno, il grande filosofo del 1500 che si sacrificò per ribellarsi contro il principio di autorità, sostenendo tra l’altro che solo gli uomini coraggiosi fossero in grado di comprendere l’universo infinito, ricercando il “furore” nell’amore intellettivo.
Mercoledì 20 luglio è la volta di un gustoso “Intermezzo extravagante” con I Musici di Francesco Guccini. Juan Carlos Flaco Biondini a voce e chitarre, Vince Tempera al pianoforte, Antonio Marangolo a sax, percussioni e tastiere, Giacomo Marzi al basso e Ellade Bandini alla batteria hanno non solo accompagnato ma collaborato creativamente a lungo con Guccini durante tutta la sua lunga carriera. Come noto, Guccini non ha più intenzione di fare concerti e calcare i palcoscenici; saranno, quindi, i Musici ad eseguire i grandi successi e i brani che hanno reso famoso uno dei più importanti cantautori della musica italiana, continuando ad emozionare il pubblico con le canzoni del poeta e raccontando aneddoti sulle esperienze vissute al fianco di Guccini (biglietti di posto unico €15 in vendita su vivaticket.com e nelle biglietterie del circuito AMAT/VivaTicket)
Giovedì 21 luglio la voce recitante Eugenio Olivieri, il pianoforte di Davide Martelli e il racconto e la regia di Lucilio Santoni saranno protagoniste di “Lucilio Vanini. In morte di un filosofo“. Una conversazione teatrale che porterà gli spettatori direttamente nelle profondità del pensiero filosofico e scientifico di fine Cinqucento, fino ad arrivare alle alte temperature di un rogo. Libero pensatore italiano, Lucilio Vanini studiò filosofia e teologia a Roma. Precursore di Lamark e Darwin, contribuì a gettare le basi della filosofia moderna pagando con la vita la sua scelta.
Chiusura d i rassegna, venerdì 22 luglio con “Lo specchio del Principe. Una riflessione sul potere” con la voce recitante di Piergiorgio Cinì e la fisarmonica e il corno di Sergio Capoferri e le note a margine di Alessandro Pertosa. Gli specula principum appartengono a un genere letterario didattico, che ha per oggetto il retto comportamento dei regnanti e la loro arte di governo. Nel descrivere e prescrivere un modello ideale di società, gli autori tendono utopicamente a immaginare un potere buono, giusto, morale, che governi il mondo al fine di migliorarlo…Dentro e fuori il potere, come funamboli su un filo teso a nessun dove, ci immergeremo nei testi di Moro, Campanella, Machiavelli, Guicciardini, Hobbes, per spingerci controvento e in mare aperto, fin dentro le onde burrascose della critica anarchica al potere di ogni tempo. E alla fine del percorso, coi piedi che ancora tremano su quel filo sottile di sogno e utopia, troveremo l’immensa fragilità dell’uomo, che usa il potere nella vana illusione di allontanare la morte da sé.
Inizi spettacoli ore 21, info Comune di Grottammare ufficio cultura.