Si apre giovedì 28 settembre il 29° Incontro Nazionale dei Teatri Invisibili, illustrato oggi alla stampa dai promotori Teatri Invisibili Associazione di cultura teatrale con il sostegno di Comune di Grottammare, Comune di San Benedetto del Tronto, AMAT, Laboratorio Teatrale Re Nudo, Caleidoscopio Teatro e di Società Agricola CiuCiù. Dopo le prime due serate al Teatro delle Energie di Grottammare il festival proseguire con tre appuntamenti a San Benedetto del Tronto al Teatro Concordia, al Teatro San Filippo Neri e al Teatro dell’Olmo.
Giovedì 28 settembre, alle ore 21, al Teatro delle Energie, tornano dopo qualche anno i Babilonia Teatri, una compagnia originalissima e sicuramente tra le migliori viste in tutti questi anni, apprezzata sia in Italia che all’estero. Propone MulinoBianco- back to the green future, che si interroga sulla relazione che abbiamo instaurato con il pianeta che abitiamo, a quanto pare l’unico abitato, nonché l’unico abitabile nell’intero universo. Babilonia Teatri si caratterizza per il suo sguardo irriverente e divergente sull’oggi che mostra i nervi scoperti del nostro tempo. Per uno stile fuori dagli schemi che intende il teatro come specchio della società e della realtà. Attraverso l’uso di nuovi codici visuali e linguistici esprime la necessità e l’urgenza dell’interrogazione, per far emergere conflitti e tensioni, con ironia e cinismo, affetto e indignazione. I fondatori del gruppo, Enrico Castellani e Valeria Raimondi, compongono drammaturgie dall’incedere unico, sorta di litanie scolpite nelle contraddizioni dell’oggi, portate in scena con attitudine ribelle. Hanno indagato diverse angolazioni della vita di provincia, cristallizzandola come microcosmo di un dolore universale, affrontato con coraggio dissacrante. Coraggio che è valso al gruppo il prestigioso Leone d’argento della Biennale di Venezia.
Sabato 30 settembre doppio appuntamento con i Sacchi di Sabbia al Teatro delle Energie, alle ore 18 e alle 21, con due spettacoli diversi: 7 contro Tebe (da Eschilo) e Pluto (da Aristofane). 7 contro Tebe è uno dei testi più antichi del grande Eschilo. Affrontare una tragedia arcaica con le tecniche del comico significa farne una parodia. La sfida di questo nuovo progetto, che miscela alto e basso senza soluzione di continuità, è “costringere” lo spettatore a disposizioni emotive sempre diverse, portarlo a sperdersi nell’immaginario greco. L’alternarsi dei 7 duelli scandisce il ritmo di tutto lo spettacolo, si va verso un climax, di cui tutti conoscono l’ineluttabilità: è noto che alla fine saranno i due fratelli a battersi e che entrambi moriranno nello scontro. Ma come ci arriveremo? Ridendo?
Protagonista del Pluto, l’ultima commedia di Aristofane, è il Denaro. È una novità: nelle commedie erano comparsi crapuloni scialacquatori, funzionari corrotti, avari – tutti personaggi che avevano a che fare con il denaro, ma mai il Denaro in persona. Solo un teatro potentemente simbolico come quello di Aristofane poteva introdurre un simile personaggio-allegoria – Pluto, il dio della ricchezza – costruendogli intorno una bizzarra teoria economica e una ancor più bizzarra avventura. Pluto è il Dio della ricchezza e Cremilo è un ateniese qualunque che ha un problema pressante: come mai chi è ingiusto si arricchisce e chi è giusto versa nella povertà? Quattro attori in scena, alla maniera ateniese, interpretano tutti i personaggi dell’ultima commedia di Aristofane. I Sacchi di Sabbia nascono a Pisa nel 1995 e, nel panorama della scena teatrale italiana, si distinguono per la capacità di far incontrare tradizione popolare e ricerca culturale, esplorando linguaggi in bilico tra le arti e spingendosi, di volta in volta, nell’esplorazione creativa di terreni diversi, dalla letteratura al cinema, dal fumetto all’opera. La Compagnia ha ricevuto un Premio UBU Speciale nel 2008 e il Premio Nazionale della Critica nel 2011. Nel 2016 vincono il Premio Lo Straniero per la loro attività. Nel 2017 si aggiudicano l’Eolo Award per la loro ricerca nel teatro di figura.
Sabato 7 ottobre, alle ore 21 al Teatro Concordia, la compagnia Sosta Palmizi presenta Gli ultimi giorni di Pompeo di Andrea Pazienza, un omaggio al grande artista nato a San Benedetto del Tronto. Trentasei anni fa usciva un libro destinato a entrare immediatamente nella leggenda, un libro scomodo, feroce, commovente, sincero fino alla brutalità. Il titolo: Pompeo (o “Gli ultimi giorni di Pompeo”, se si vuol stare ai vari riquadri che compaiono nel fumetto originale). L’autore: un ancora giovanissimo Andrea Pazienza. Prima di conoscerlo sei una persona, dopo che l’hai conosciuto, un’altra. Non si cambia radicalmente, ma si cambia a leggere Andrea Pazienza. La storia degli ultimi giorni di Pompeo (autobiografica? Fino a che punto? Se ne discute spesso. Ma ci interessa davvero?), un eroinomane convinto di togliersi la vita, se narrata senza l’ausilio degli stupendi disegni di Pazienza, non perde un grammo della sua epicità, della sua profondità, del suo dramma – nel senso più etimologico che si possa immaginare. Uno spettacolo su Pompeo – rispettoso del testo fino alla sillaba, trasudante amore per l’opera originale in ogni faro acceso e gesto scenico – è in questo momento la cosa giusta da fare. Sosta Palmizi è una delle più importanti formazioni di danza contemporanea in Italia e l’attuale Associazione‚ che vede alla sua guida due dei coreografi del gruppo iniziale‚ costituisce oggi un punto di riferimento artistico e pedagogico importante per le nuove generazioni di danzatori e coreografi. A partire dal 1985, Raffaella Giordano e Giorgio Rossi hanno dato vita‚ con instancabile spirito di ricerca e inconfondibile stile personale maturato nel tempo‚ a creazioni largamente apprezzate non solo nel nostro Paese e‚ con senso di responsabilità e sacrificio personale‚ si sono impegnati anche nella formazione‚ nel sostegno e nella promozione di giovani artisti.
Domenica 8 ottobre, alle ore 18 al Teatro San Filippo Neri, Oscar De Summa mette in scena L’ultima eredità, la storia di un doppio viaggio, geografico ed emotivo. Alla notizia del peggioramento delle condizioni di salute del padre, il protagonista torna a casa per un ultimo saluto e, come lui stesso dice, mentre va, torna, in un viaggio che ripercorre tutta la vita. Il percorso di ritorno verso i luoghi dell’infanzia e dell’adolescenza è, per il protagonista, anche il percorso di ritorno verso quell’infanzia e quell’adolescenza da cui credeva di aver preso distanza, da cui era fuggito e non credeva sarebbe mai ritornato. Una volta arrivato a destinazione trova il padre nel letto, addormentato, in piena notte. Giusto il tempo di un ultimo saluto, di un’ultima raccomandazione, la più importante, quella che resta nel tempo come segno e sigillo di ciò che è stato. Ma anche un ringraziamento che porta con sé la consapevolezza che il padre sarà sempre, nonostante tutto, una sua fonte di insegnamento. Da qui l’ultima eredità: con l’arrivo della morte, di riflesso, la riscoperta del valore della vita. Oscar De Summa, bravissimo attore ospitato più volte dai Teatri Invisibili, ha collaborato, fra gli altri, con Claudio Morganti, Renata Molinari, Pamela Villoresi, la Fura del Baus, Marinella Anaclerio, Massimiliano Civica. Nel 2017 ha ricevuto il Premio Hystrio Mariangela Melato per la sua capacità di reinventare un genere, il teatro di narrazione, restituendogli il respiro di una vera e propria epopea, con la stessa lucidità ed efficacia con cui ha affrontato e reinventato grandi classici del teatro come Edipo e Riccardo III.
Domenica 15 ottobre, alle ore 18 al Teatro dell’Olmo, il Laboratorio Teatrale Re Nudo presenta Incanto di parole, un percorso in forma di recital in cui due voci (quelle di Pierluigi Tortora e di Piergiorgio Cinì), utilizzando il linguaggio evocative proprio della poesia e della musica, ci conducono ad affrontare un metaforico viaggio, in omaggio a grandi autori. Le parole e i suoni prendono corpo in scena e costruiscono un percorso affascinante fatto di emozioni profonde, divertimento intelligente e ascolto partecipe, dando vita a sonorità commoventi, divertenti, trascinanti, comunque appassionate. Pierluigi Tortora è socio fondatore dei Teatri Invisibili. Ha preso parte a varie produzioni dei Teatri Uniti con Toni Servillo, Iaia Forte, Anna Bonaiuto, Roberto De Francesco, Paolo Sorrentino. Ha lavorato in compagnia con Alessandro Gassmann in Fronte del porto. È stato protagonista dello spettacolo Comunista di Angelo Ferracuti. Piergiorgio Cinì è attore, regista e direttore artistico del Laboratorio Teatrale Re Nudo, con cui ha allestito più di trenta spettacoli.
Biglietto di posto unico per tutti gli spettacoli in vendita a 10 euro. Prevendita presso i punti vendita AMAT/Vivaticket e on-line su www.vivaticket.com. I biglietti saranno in vendita anche presso il Teatro delle Energie, il Teatro Concordia, il Teatro San Filippo Neri e il Teatro dell’Olmo nei giorni di spettacolo.
Informazioni: AMAT tel. 071/2072439 (lunedì–venerdì h 10-16), Laboratorio Teatrale Re Nudo tel. 347/7555404 e 340/6490905 (orario 16–20), amatmarche.net, teatriinvisibili.wordpress.com, facebook teatriinvisibili. ***