Il Teatro Lauro Rossi rinnova la sua vocazione di luogo dedicato alla creazione artistica ospitando la residenza di allestimento di Giusto la fine del mondo di Jean-Luc Lagarce, traduzione di Franco Quadri, con Anna Bonaiuto, Alessandro Tedeschi, Barbara Ronchi, Vincenzo De Michele e Angela Curri, per la regia di Francesco Frangipane.
Negli ultimi anni, le residenze creative hanno rappresentato per Macerata una delle reali novità delle arti performative: luogo e tempi dedicati alla ricerca, alla produzione e soprattutto all’incontro con la comunità ospitante. Lo scorso anno la città, infatti, ha accolto, prima del debutto nazionale avvenuto proprio a Macerata, la fase conclusiva delle prove di Aminta – spettacolo poi insignito del prestigioso premio Ubu 2019 – con la residenza della compagnia diretta da Antonio Latella al Lauro Rossi.
Ma Macerata, oltre che in campo teatrale anche in quello musicale ha rappresentato una “piazza” ambita per le prove, gli allestimenti e le anteprime di nuovi tour e trampolino di lancio verso le più grandi piazze italiane. Nel 2014, infatti, fu scelta da Samuele Bersani e il suo staff per mettere a punto Nuvola numero nove, e l’anno successivo, al Teatro Lauro Rossi prese vita Pezzi di vita, il tour 2015 di Enrico Ruggeri.
“Il nostro Teatro Lauro Rossi è ormai un centro di produzione culturale d’eccellenza e di livello nazionale – interviene l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde -. Le residenze artistiche qualificano la grande offerta di spettacolo dal vivo, e il pubblico maceratese anche grazie a Gente di Teatro trova sempre occasioni per conoscere il meglio del teatro nazionale”
Lo spettacolo – in scena sabato 25 e domenica 26 gennaio, alle 21, in prima assoluta nella stagione promossa dal Comune di Macerata, sempre attento nel proporre cartelloni ricchi sia per la qualità degli spettacoli ma anche per la varietà delle proposte, con l’AMAT– attraversa la storia di Louis, drammaticamente intrecciata con la vicenda personale dell’autore Jean-Luc Lagarce, morto di AIDS a 38 anni.
Louis – uno scrittore malato di Aids e prossimo alla morte – dopo essere stato lontano da casa per dodici lunghi anni, torna nel suo paese natale per rivedere i suoi familiari e comunicare loro la notizia della sua malattia e della sua imminente morte. Ad aspettarlo trova la madre vedova, i due fratelli Antoine e Suzanne e la cognata Catherine. I membri della famiglia reagiscono tutti in maniera diversa all’incontro Louis andrà via la sera stessa, senza aver comunicato ai suoi il vero motivo della sua ‘visita’.
Una storia dell’incomunicabilità nella quale né Louis né i suoi familiari riescono ad esprimere i propri sentimenti. Ogni dialogo si riduce a inutili tentativi di riempire il vuoto con le parole, senza che queste abbiano un senso. Giusto la fine del mondo è un testo dalla poetica dirompente costruito su lunghi flussi emotivi in cui ogni personaggio grida la propria insoddisfazione e frustrazione. Una bulimia di parole che ogni familiare vomita addosso al povero Louis impedendogli, forse inconsciamente o forse no, di dire quello per cui è venuto. Un Louis tramortito e confuso, avvolto in quella ‘bolla’ che lo continua a tenere distante ma che in qualche modo lo protegge. Ma anche un Louis, che uscendo da quella bolla, con estrema lucidità e razionalità si apre sinceramente e autenticamente al mondo. Il tutto in una domenica come tante.
Giusto la fine del mondo è una produzione Argot Produzioni e Teatro Metastasio di Prato, in collaborazione con Pierfrancesco Pisani. Le scene dello spettacolo sono di Francesco Ghisu, i costumi di Cristian Spadoni, le musiche originali di Roberto Angelini e le luci di Giuseppe Filipponio.
Con Giusto la fine del mondo torna Gente di teatro, la serie di incontri programmata dall’Amministrazione comunale e dall’Amat, che domenica 26 gennaio, alle 18, nel foyer del Teatro Lauro Rossi, vedrà protagonisti gli interpreti dello spettacolo. Si tratta di appuntamenti destinati a offrire al pubblico momenti di approfondimento e riflessione a margine degli spettacoli inseriti nella stagione di prosa del Teatro Lauro Rossi, a parlare di teatro e di cultura, a diffondere l’attenzione per questo genere di arte.
L’iniziativa, promossa nell’ambito della programmazione teatrale 2019/2020, ha anche l’obiettivo di avvicinare il pubblico allo spettacolo teatrale e alla pratica dell’attività scenica, soprattutto quegli spettatori che possono non rientrare tra gli abituali frequentatori dei nostri teatri.
Per informazioni: biglietteria dei Teatri 0733 230735, www.comune.macerata.it.