Alla Chiesa dell’Annunziata di Pesaro venerdì 23 febbraio prosegue il Festival Testori. La scena della parola promosso in occasione del centenario della nascita dell’intellettuale tra i più importanti del Novecento dal Comune di Pesaro con l’AMAT e con il contributo di Regione Marche e MiC e il patrocinio dell’Associazione Giovanni Testori.
Alle ore 21 la scena è per il “Cantiere aperto” per Sdisorè di e con Evelina Rosselli, un occasione per assistere al termine di una residenza di allestimento non al lavoro finito ma all’affascinante processo della sua genesi.
Nel labirinto della lingua di Testori, Sdisorè rifonda ancora una volta la messa in parola della tragedia classica. Un’ Orestea completamente capovolta. Un linguaggio crudo, baldanzoso, dissacrante, ironico, che affonda nei quattro personaggi di Elettra, Oreste, Egisto, Clitemnestra. In scena un narratore, che prende le parti di Oreste e guida il pubblico attraverso il suo punto di vista sulla vicenda e quattro maschere. Elettra, la maschera della Tristezza e della Disperazione. Egisto, la maschera della Paura e della Codardia. Clitemnestra, la maschera del Disgusto e della Repulsione. Oreste, la maschera della più profonda Rabbia.
In scena una sola attrice alterna alla narrazione i quattro volti e calzando le maschere indaga quattro universi sonori differenti, quelli delle voci di personaggi, per intessere una narrazione grottesca, alla rovescia, come esige la lingua di Testori, esagerata eppure spietata, come lo sono i quattro archetipi emotivi fondamentali dell’essere umano racchiusi nelle maschere.
Informazioni e biglietti (cortesia 3 euro) presso biglietteria Teatro Rossini 0721 387621, circuito AMAT/vivaticket anche online, Chiesa dell’Annunziata 334 3193717, il giorno di spettacolo dalle ore 20.