Domenica 11 febbraio a Pesaro e Urbino un trittico di proposte per il Festival Testori. La scena della parola, manifestazione promossa dall’AMAT, dai Comuni di Pesaro e Urbino, con il contributo di Regione Marche e MiC, patrocinata dall’Associazione Giovanni Testori, in occasione del centenario della nascita di quello che è considerato uno dei più importanti intellettuali italiani del Novecento, scrittore, drammaturgo, pittore, critico d’arte, poeta, regista, attore.
Alle ore 16 alla Chiesa dell’Annunziata si entra ancora nella genesi del lavoro di creazione di Maria Chiara Arrighini con Cantiere aperto per “Interrogatorio a Maria”, testo scritto da Giovanni Testori nel 1979. L’opera fa parte di quella raccolta di testi che costituirà la sua drammaturgia cristiana. “La mia curiosità di studiare questo testo – raccontaMaria Chiara Arrighini – nasce dal desiderio che è emerso leggendolo di interrogarmi sulla figura di Maria di Nazareth, madre di Gesù, madre “Universale”. È interessante per me analizzare la struttura di un interrogatorio all’interno del quale Maria di Nazareth potrebbe essere stata messa. La dinamica che si potrebbe installare in un interrogatorio, in un processo alle intenzioni a Maria di Nazareth, è per me una possibilità estremamente stimolante che mi porterebbe a interrogarmi e quindi a mettere in discussione quello che è stato il mio rapporto con “l’irraggiungibilità” di questa figura femminile. Ho immaginato il testo eseguito da una sola voce, come un dialogo interiore tra due forze, una madre e una figlia, attraversandolo e servendomi della parola di Testor”i.
L’appuntamento delle ore 18 è al Teatro Sperimentale con la voce di Ermanna Montanari e il canto di Serena Abrami in A te come a te, spettacolo ideato e diretto da Ermanna Montanari e Marco Martinelli. “Tutto è nato da una suggestione degli amici Allevi e Doninelli – affermano Ermanna Montanari e Marco Martinelli -, quella di portare in scena la scrittura “giornalistica” di Giovanni Testori. Da lì ha preso vita la nostra “lettura scenica”, realizzata per la prima volta nel 2014 e oggi riproposta in un nuovo allestimento, impreziosito dal canto di Serena Abrami. Che è uno sguardo al Testori che alla fine degli anni ’70 prese il posto che era stato di Pasolini sulla terza pagina del “Corriere della Sera”. Testori, come Pasolini, ancora ci insegna a non rassegnarci al moloch dell’indifferenza e dell’abitudine, all’ingiustizia e alla violenza che attraversano il mondo. Ci insegna a cantare “la maestà della vita”. Abbiamo scelto tre articoli legati da un filo preciso, la violenza sulle donne. Scritti tra il 79 e l’80, i pezzi provano a far luce sull’oscura malìa che incatena il “maschio” alla sua lingua prevaricatrice: l’omicidio di una bambina, un matricidio, e infine la richiesta che Testori fa allo Stato italiano di una legge che difenda le donne dalle violenze”.
La giornata si conclude al Teatro Sanzio di Urbino alle ore 21 con La Maria Brasca, testo di Testori vivo e moderno nella lettura di Andrée Ruth Shammah, con l’interpretazione di Marina Rocco, Mariella Valentini, Luca Sandri, Filippo Lai. Lo spettacolo offre una storia al femminile disegnata negli anni Sessanta con efficace realismo sociale dal grande drammaturgo milanese. “Testori, un grande, grandissimo scrittore che quando ha scritto per il teatro ha fatto nascere personaggi femminili indimenticabili – nota Andrée Ruth Shammah -. Una di queste eccezionali figure è sicuramente quella nata per prima, l’unico personaggio vincente di Testori, quello che grida al mondo la potenza della passione, l’amore per la vita vissuta fuori da ogni costrizione, convenzione, compromesso, è La Maria Brasca. Negli anni ‘60 fu Franca Valeri a farla esistere sul palcoscenico ma poi, con la mia regia, per anni è stata il grande successo di Adriana Asti e ora, nei cento anni dalla nascita di Testori è necessario un passaggio di testimone per continuare a far vivere sulla scena questa esplosione di energia che ci diverte e ci commuove. Marina Rocco è sicuramente l’attrice perfetta per entrare in questo spettacolo e farlo rivivere così come ha vissuto per tanti anni nell’edizione amata dal suo autore”.
Informazioni e biglietti presso Teatro Rossini 0721 387621, Chiesa dell’Annunziata 334 3193717, il giorno di spettacolo dalle ore 20, Teatro Sanzio 0722 2281, circuito AMAT/vivaticket anche online.