autore Roberto Scarpetti
ideazione del progetto e regia Elisabetta Carosio
attori Simone Formicola, Gabriele Genovese
Alice Giroldini, Matteo Palazzo
illustratrice Chiara Abastanotti
scenografo Tommaso Osnaghi
montaggio video Paola Palombi
produzione Compagnia Lumen
Mahdì, figlio di padre egiziano e madre siriana, è un ragazzo nato e cresciuto in Italia. A diciotto anni si sposta dalla sua cittadina nel sud Italia e va a Venezia per studiare lingue orientali. Qui, lontano da casa, si confronta per la prima volta col fatto di non essere riconosciuto italiano in tutto e per tutto. Compie allora un viaggio metaforico e reale alla ricerca della propria identità. Al suo ritorno sarà davanti a una grande scelta e dovrà compierla con una nuova coscienza: quella della ricchezza che sta racchiusa in ogni individuo e nelle sue esperienze e che nessun documento potrà mai riassumere.
La particolarità di questo spettacolo è quella dell’ibridazione dei linguaggi teatro e fumetto. Gli attori si muovono sulla scena interagendo con le proiezioni animate dei disegni della fumettista Chiara Abastanotti, autrice già per la casa editrice Becco Giallo. Il testo è originale, scritto appositamente da Roberto Scarpetti. Il linguaggio ibrido della messa in scena permette di parlare di temi come identità e nazionalità anche a un pubblico di ragazzi coetanei del protagonista della nostra storia e agli appassionati di graphic novel, genere sempre più in crescita per la sua capacità di ritrarre il contemporaneo. In parte la scelta è motivata dalla genesi stessa del progetto. La lettura de L’Arabo del futuro di Riad Sattouf ha costituito il primo momento di avvicinamento al tema della famiglia mista e dell’appartenenza. Successivamente molte letture di graphic novel su paesi arabi, migrazioni, seconde generazioni hanno allargato questo orizzonte. La struttura di queste narrazioni permetteva di affezionarsi ai protagonisti e adottarne il punto di vista nel vero senso della parola e inoltre di registrare in modo molto immediato informazioni storiche sociali e politiche anche complesse. La maggior parte di questi fumetti sono pubblicati in paesi europei con una tradizione di immigrazione completamente diversa da quella italiana. Per questo con Roberto Scarpetti, autore
con cui collaboro da tempo, abbiamo pensato a una storia originale. Volevamo raccontare una condizione, quella dei giovani di seconda generazione, che riguarda tantissime persone che vivono oggi nel nostro Paese e ne sperimentano le contraddizioni nella propria quotidianità.
La forza dello spettacolo sta nella drammaturgia briosa, nei botta e risposta rapidi, in una freschezza essenziale della regia. [Vincenzo Sardelli, “Krapp’s last post”]
PESARO_TEATRO SPERIMENTALE 23 maggio 2019
Biglietti da 6 a 8 euro in prevendita QUI o tramite Call center 0712133600