di e con Filippo Capparella
regia Omar Giorgio Makhloufi
produzione Associazione culturale Artifragili
Spettacolo vincitore della V edizione del Premio Laura Casadonte
Selezione Visionari Kilowatt Festival 2021
Selezionato da Dominio pubblico 2021
Ulisse sta chiamando i compagni per tornare a Itaca. Elpenore, il più giovane fra loro, ebbro di vino si era messo a dormire sopra al tetto del palazzo della maga Circe e appena sente la voce del suo comandante, preso dall’entusiasmo comincia a correre, solo che si scorda da che parte siano le scale e precipita, sbatte la testa e muore.
Dopo tremiladuecento anni, Elpenore si prende la sua rivincita: il tradimento, l’interesse personale a discapito della comunità, il machismo e una buona dose di malsana incoscienza che i greci chiamavano hybris, risaltano nella descrizione che fa di Ulisse. L’Odissea diventa un epico contenitore di disvalori alla base della nostra cultura: Elpenore ci ricorda anche che il suo equipaggio, la sua comunità, era prima di tutto una famiglia; l’attaccamento alla vita, la fratellanza che scatta tra poveri cristi dinnanzi alla paura di morire è ciò che conta davvero. Il nostro antieroe, deluso dal sistema avrebbe tutte le carte in regola per inneggiare all’anarchia, come anima in pena però, alla fine, preferisce trovare sé stesso, appendendo le armi al chiodo.
La sua memoria vacilla data la senilità, ma la volontà di ricordare, come il suo aspetto, è ancora forte e giovane. In un presente in cui il valore della memoria storica è dato per scontato, Eroicamente scivolato è un’occasione per riflettere sul valore della memoria in toto, denunciando la patria come senso di comunità calato dall’alto, con le varie paure demodé infuse dai politici alle persone, come pretesto per confondere la massa per fini personali e di carriera. Elpenore, ora lotta con i ricordi per far emergere la verità: descritto nel poema omerico come “nei pensieri non molto connesso”, egli è per noi un clown fantozzianamente segnato dal destino, ma i sempliciotti, si sa, possono essere anche dei fools, e se apparentemente – con il suo accento popolare e romanesco e con i suoi guantoni da boxe – Elpenore ci ricorda un pugile che ne ha prese troppe, dall’altra non si può ignorare la lucidità analitica con cui coglie tutte le storture di un eroe sbagliato come Ulisse.
Elpenore è anche eterno ripetente, egli non è fatto per rientrare nei canoni, perciò spazialmente evochiamo l’ambiente di un’aula scolastica.
Ma l’autorità ortodossa ex cathedra è uno spauracchio di cui è pronto a liberarsi.
Un gregario glorioso un po’ bambino un po’ burattino che rivive una condizione di perenne “stupor” quando narra il passato e poi adulto e padre onnisciente nel presente che, sussurrando alla coscienza degli astanti tira le somme della vita. Eroicamente scivolato è l’assolo di un ultimo, la celebrazione e la rivincita di tutti gli “outsiders”, di tutte le persone sconosciute, insomma di tutti noi che almeno una volta nella vita ci siamo sentiti invisibili ed insignificanti. Omar Giorgio Makhloufi
CASTELLEONE DI SUASA_Anfiteatro Romano 21.30
Anfiteatro Romano
in collaborazione con
Collettivo Collegamenti
per Insuasa Festival
Biglietti euro 10 ridotto 8 in prevendita QUI
Biglietteria Anfiteatro Romano di Suasa 339 1717201 – 334 207 6462
la sera di spettacolo dalle ore 19.30