progetto, regia e coreografia Michele Abbondanza e Antonella Bertoni coreografie in collaborazione con i danzatori Marco Bissoli Nicola Simone Cisternino, Cristian Cucco, Nicolas Grimaldi Capitello musiche Pithecanthropus Erectus di Charles Mingus luci Andrea Gentili regia video Sebastiano Luca Insinga realizzazione video Jump Cut con il sostegno di Mibac- Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo Provincia autonoma di Trento – Servizio attività Culturali, Comune di Rovereto Assessorato alla Cultura, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto Regione autonoma Trentino Alto Adige/Sudtirol un ringraziamento particolare a Danio Manfredini e Tommaso Monza ringraziamo inoltre Riccardo Brazzale Progetto POIESIS 2017/2019 lo spettacolo prevede scene di nudo integrale Proseguiamo nella traduzione stenografica e minuziosa di una partitura musicale in segno scenico: nel tentativo di trasformare musica e corpi in suono da vedere. Abbiamo trovato la musicalità necessaria nel genere del free jazz, segnatamente nell’album storico (1956) di Charles Mingus: Pithecanthropus erectus. In scena quattro danzatori, per dare forma, in questa seconda parte, a un punto di vista (inteso anche come “stato” e “posizione”), maschile. Attraverso il genio di Charles Mingus e la sua sperimentazione e polistrumentismo, tentiamo un possibile poliformismo del marziano maschio del ventunesimo secolo. In ascolto di questo “libero jazz” restituiamo corpi in libertà, sfrontatezza e rottura delle convenzioni. Attraverso una musica dalla radice nera, disfiamo e mescoliamo i codici della danza (bianca) che vengono riconosciuti a tratti, ma composti in modo selvatico, libero, imprevedibile; come “risputati” da questi danzatori in libertà che portano un background diverso tra di loro. È uno scardinare la disciplina dentro cui si muove l’umano, verso un’origine di spaccatura, di nascita, di uomo nuovo, dionisiaco. La pelle degli interpreti è ancora una volta l’unico abito scenico: la nudità per superare il concetto di danzatore e arrivare a vedere l’uomo. URBINO_TEATRO SANZIO 7 marzo 2019 |