Domenica 30 giugno si chiude il sipario su TeatrOltre, festival ideato e realizzato all’insegna della multidisciplinarietà dall’AMAT con il Comune di Pesaro e altri comuni del territorio, alla Chiesa dell’Annunziata con Anna Cappelli di Annibale Ruccello, con Valentina Picello, regia di Claudio Tolcachir.
Lo spettacolo debutta a Pesaro in anteprima nazionale al termine di una residenza di allestimento realizzata nell’ambito di RAM Residenze artistiche marchigiane finanziate dalla Regione Marche e dal MiC ed è proposto nel cartellone di TeatrOltre,
«Il testo – racconta Claudio Tolcachir – indaga sul ruolo della donna nel tempo. L’indipendenza, la prospettiva di futuro, la solitudine, la mancanza di mezzi e di risorse. Con umorismo pungente e assurdo questa pièce conduce attraverso i labirinti della mente di un personaggio inconsueto, pieno di contraddizioni. Commovente e imbarazzante allo stesso tempo. Ciascuno di noi potrebbe conoscerla, incrociarla nella propria vita; ma potremmo anche essere lei. Sentirci così impotenti da prendere le decisioni peggiori. Un gioiello teatrale sul corpo di un’attrice unica, Valentina. La sua sensibilità, la sua immaginazione e l’infinita delicatezza del suo humor daranno a questo testo una impronta unica e piena di aria fresca. Una proposta molto netta: questa donna, il pubblico, e la vita in mezzo a loro. Lo humor e la tragedia mischiati. Quel sorriso doloroso che ci attraversa e non ci lascia indifferenti».
L’incontro tra il regista drammaturgo argentino Claudio Tolcachir e l’attrice italiana Valentina Picello è avvenuto grazie a Edificio 3. Storia di un intento assurdo, spettacolo scritto e diretto da Tolcachir e nato al Piccolo Teatro di Milano durante la pandemia nel 2020. Un incontro artistico e umano il loro che ha dato vita ad uno spettacolo eccellente e ad un personaggio straordinario. Tolcachir dice dell’attrice: «Valentina ha dato al personaggio di Monica (in Edificio 3) tutte le emozioni e i pensieri che avevo pensato per lei, arricchendola del suo carattere molto peculiare. Ho pensato a lei quale interprete ideale per questo monologo potente di un autore napoletano che fino a poco tempo fa non conoscevo, Annibale Ruccello, di cui ora desidero leggere ogni cosa».
Scomparso a trent’anni nel 1986, Annibale Ruccello è oggi più che mai un autore di culto dalla voce lirica e beffarda, espressiva di una generazione ansiosa di ricreare un teatro nuovo e dentro la realtà, ma capace anche di ridere nella tragedia. Arrivato alla scena dalla scuola di Roberto De Simone, rappresenta accanto a Enzo Moscato e Manlio Santanelli la punta di diamante della ” drammaturgia napoletana”, e attraverso i suoi testi, ha raccontato la deriva della nostra società attraverso una scrittura che oscilla tra la verità del dialetto e la parodia, intrecciando echi storici col quotidiano.
Le scene dello spettacolo – prodotto da Carnezzeria, Teatri di Bari, Teatro di Roma, in collaborazione con AMAT e Teatri di Pesaro – sono di Cosimo Ferrigolo, direttore di scena Gianluca Tomasella.
Informazioni e biglietti presso Teatro Sperimentale 0721 387548, circuito AMAT/vivaticket anche online, Chiesa dell’Annunziata.