Volge al termine sabato 10 agosto a Fano presso la ex Chiesa di San Francesco la ventunesima edizione del TAU/Teatri Antichi Uniti, rassegna regionale di ventitré appuntamenti di teatro classico che in una coniugazione funzionale e gradevole di beni e attività culturali offre l’opportunità di fruire i luoghi di interesse archeologico per la spettacolarizzazione restituendoli a un ampio uso dall’impegno congiunto di MiBAC, Regione Marche, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, AMAT e i Comuni di Ancona, Ascoli Piceno, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Cupra Marittima, Fabriano, Falerone, Fano, Grottammare, Macerata, Monte Rinaldo, San Severino Marche, Urbisaglia.
L’ultimo appuntamento è con La storia di Antigone. Favola in musica per cornacchie, cani selvatici, maledizioni, tiranni, sepolcri & fanciulle in fiore, una rilettura dell’Antigone attraverso il testo della scrittrice scozzese Ali Smith, scelto da Alessandro Baricco come una delle storie “da salvare”.
La versione della tragedia di Sofocle di Ali Smith riporta una visione fortemente ecologista dalla parte dei corvi che popolano la città di Tebe. Ad accompagnare Anita Caprioli, attrice colta e sensibile, i suoni live del cantante e compositore Didie Caria e le sculture immaginifiche di Giovanni Tamburelli, per la regia di Roberto Tarasco.
La storia di Antigone è il resoconto di una cornacchia appollaiata su una delle 7 porte di Tebe. Dalla sua formidabile posizione il pennuto assiste al tentativo di Antigone di dare sepoltura al cadavere del fratello Polinice contro la volontà del nuovo re Creonte. Scoperta da una guardia, Antigone viene condannata ad essere tumulata in una grotta. Sono più importanti le leggi degli uomini o quelle di Dio? E queste ultime esistono, o sono anch’esse leggi di uomini ammantate di sacralità? Può una donna contrapporsi al potere di un uomo? E se questi è un re? Cosa è più giusto? Difendere i diritti del fratello o far rispettare la legge, anche se colpisce i familiari?
Suscitando questi interrogativi Antigone rimane, a distanza di millenni, una straordinaria storia di emancipazione. La vicenda di una donna che con il coraggio di una visone “altra” e “alta” rivendica il suo diritto a parlare e si ribella a una ristretta concezione del potere tutta maschile. E più in generale la storia di una contestazione, risoluta e avventata, contro la “tirannia” della legge.
Prima dello spettacolo – prodotto da Nidodiragno / CMC – l’appuntamento è con AperiTAU. Sorsi e passeggiate di storia – realizzato con il prezioso contributo delle aziende del territorio Azienda Agricola Moroder, Azienda Vitivinicola Vitali, Cantine Belisario, Cantina Malacari, Cantina Terracruda, Oleificio Di Silvestri Rosina – che prevede alle ore 19.30 la visita al Museo della via Flaminia e alla zona archeologica della Mediateca Montanari – Memo a cura del Comune di Fano.
Informazioni: Biglietteria Teatro della Fortuna 0721 800750, Ufficio Cultura Comune di Fano 0721 887401.
Inizio spettacolo ore 21.30.