uno spettacolo di Mario Perrotta
con la consulenza drammaturgica di Massimo Recalcati
costumi Sabrina Beretta
allestimento tecnico Emanuele Roma e Giacomo Gibertoni
Madre che possiede.
Madre che è madre perché mette al mondo. E questo basta.
Madre che sa – non potrebbe non sapere – cosa è giusto e cosa non lo è per i suoi figli.
Madre che sa.
Dopo aver indagato la figura evanescente dei padri contemporanei, il secondo capitolo della trilogia In nome del padre, della madre, dei figli sposta la lente di ingrandimento sulla figura intoccabile della Madre – almeno per come la viviamo nel nostro paese.
Una figura che – nonostante l’evoluzione del ruolo materno degli ultimi decenni – ha mantenuto costante nel tempo una sorta di sacralità e onniscienza che la rende ingiudicabile, al di sopra del bene e del male. Ed è così compresa nel suo ruolo che rischia di diventare soffocante nei confronti dei figli e escludente nei confronti di quei pochi padri che vorrebbero interpretare a pieno titolo il proprio ruolo.
Al centro di tutto questo, ancora una volta, figlie e figli silenti, assenti fisicamente dalla scena ma perni assoluti della vicenda narrata.
PORTO SAN GIORGIO_TEATRO COMUNALE 14 dicembre 2019
Biglietti da 15 a 20 euro