Il doppio appuntamento con La morte della Pizia di Friedrich Dürrenmatt con Daniele Pecci inaugura mercoledì 3 luglio a Macerata (Teatro Romano Helvia Recina) e il 5 luglio a Corinaldo (Area Archeologica Santa Maria in Portuno) il ventunesimo cartellone del TAU/Teatri Antichi Uniti, rassegna regionale di teatro classico che in una coniugazione funzionale e gradevole di beni e attività culturali offre l’opportunità di fruire i luoghi di interesse archeologico per la spettacolarizzazione restituendoli a un ampio uso dall’impegno congiunto di MiBAC, Regione Marche, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, AMAT e i tredici Comuni marchigiani che ospitano la rassegna.
Nella mitologia greca, la Pizia era l’eletta sacerdotessa del dio Apollo a Delfi che, seduta sul suo tripode e avvolta dal vapore, profetizzava agli uomini il volere degli dei attraverso uno solenne vaticinio. Nel racconto La morte della Pizia di Friedrich Dürrenmatt, pubblicato nel Mitmacher nel 1976, la profetessa di Apollo diventa “un’imbrogliona che improvvisava gli oracoli a casaccio, secondo l’umore del momento”, l’ultima delle pizie che
appaiono come la versione antica delle cartomanti di oggi.
Friedrich Dürrenmatt, scrittore svizzero del Novecento (1921-1990), tiene in modo particolare alla parodia (un altro tentativo riuscito è Il Minotauro) e con questo racconto, piccolo capolavoro della burla ironica, ci presenta un mito che assomiglia a una caricatura, prendendo tuttavia le dovute distanze dalla satira e dal sarcasmo infondato. Perché la messa in ridicolo della Pizia è motivata dalla ragione prima del suo autore, ovvero l’investigazione e l’interpretazione dello straordinario arcano, il protagonista assoluto del racconto, che fa uscire pazzi gli antichi greci che gli si accostavano con fede incondizionata. Anche nella reinterpretazione del testo firmata da Daniele Pecci nasce una rilettura laica, sottile, dissacratoria e divertente del mito greco ed in particolare del mito di Edipo. Un’ormai decrepita discendente Pizia, sacerdotessa dell’oracolo di Delfi, viene chiamata a rispondere alle domande di un giovane Edipo. Attraverso il suo sogno si intrecciano in vorticose trame l’invenzione, la casualità e il destino, tutte credibili, che manifesteranno il vero abitante di Delfi: l’enigma.
Accanto a Daniele Pecci nello spettacolo prodotto da Nido di Ragno ci sarà Sara Cesano (violino) e a Corinaldo anche con Chiara Di Benedetto (violoncello).
Prima degli spettacoli attendono il pubblico gli AperiTAU. Sorsi e passeggiate di storia realizzati con il prezioso contributo delle aziende del territorio Azienda Agricola Moroder, Azienda Vitivinicola Vitali, Cantine Belisario, Cantina Malacari, Cantina Terracruda, Oleificio Di Silvestri Rosina. A Macerata alle ore 19.30 visita al Teatro Romano Helvia Recina a cura di Comune di Macerata / Macerata Culture e a Corinaldo sempre alle 19.30 visita all’area archeologica di Santa Maria in Portuno a cura di Comune di Corinaldo, Consorzio Città Romana di Suasa Dipartimento di Storia Culture Civiltà – Università di Bologna. Posti limitati, prenotazione consigliata al n 331 8608346 (lun- ven 10-17 e i giorni di spettacolo dalle 10), ingresso gratuito per possessori di biglietto.
Info: AMAT 071 2072439, Macerata biglietteria dei Teatri 0733 230735, Corinaldo Ufficio IAT 071 7978636.