Il festival Civitanova Danza promosso dalla Città di Civitanova Marche, dall’Azienda Teatri di Civitanova e dall’AMAT, con il contributo di MiC e Regione Marche volge al termine sabato 28 settembre con Focus Alessandro Sciarroni, tre lavori dell’artista eclettico, coreografo geniale, attivo nell’ambito delle performing arts, Leone d’Oro alla carriera per la Danza.
Alle ore 17.30 e alle ore 19.30 nello Spazio Multimediale San Francesco si inizia con Op. 22 No. 2, solo di Alessandro Sciarroni creato per la pluripremiata Marta Ciappina, danzatrice con la quale il coreografo collabora da diversi anni. Commissionato dal Festival Bolzano Danza, l’opera è ispirata al poema sinfonico del compositore finlandese Jean Sibelius Il cigno di Tuonela, basato sul poema epico Kalevala della mitologia finlandese.
Alle ore 20 al Teatro Annibal Caro è la volta di U. [un canto] è un concerto vocale che danza, che fa danzare la voce, che muove lo spazio, una performance musicale la cui drammaturgia, curata da Alessandro Sciarroni con Aurora Bauzà e Pere Jou, è costituita da canti corali tratti dal repertorio italiano composti tra la metà del secolo scorso e i giorni nostri. Per l’occasione l’artista mette assieme un nuovo gruppo di interpreti. Attraverso un accurato processo di ricerca e selezione, nasce un coro di sette cantanti con formazione ed esperienze vocali molto diversificate. In U. l’alternanza tra canti corali e silenzio dà corpo a una coreografia di voci, un inno di gioia, speranza e amore. La prima intuizione sulla ricerca nasce grazie a una commissione della Fondazione Cartier che invita l’artista nel Novembre 2022 a co-curare una delle sue Soirées Nomades. In questa occasione, dieci cori folkloristici provenienti da diverse nazioni si esibiscono negli spazi espositivi della Triennale di Milano eseguendo canti tradizionali che parlano di amore, natura, esilio e resistenza. L’artista rimane particolarmente colpito dal repertorio dei due gruppi italiani invitati: il coro maschile Voci dalla Rocca e quello misto dei giovanissimi Piccoli Cantori della Brianza. Questa musica d’ispirazione popolare affonda le radici nel secolo scorso, nonostante alcuni dei compositori che s’inscrivono in questo genere siano ancora attivi, come Renzo Bertoldo, Piercarlo Gatti e Bepi de Marzi.
Conclusione alle ore 21.30 e alle ore 23 allo Spazio Multimediale San Francesco con Save the last dance for me creazione nella quale Alessandro Sciarroni lavora assieme ai danzatori Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini sui passi del ballo bolognese chiamato Polka Chinata. Si tratta di una danza di corteggiamento eseguita in origine da soli uomini e risalente ai primi del ‘900: fisicamente impegnativa, quasi acrobatica, prevede che i danzatori abbracciati l’un l’altro, girino vorticosamente mentre si piegano sulle ginocchia quasi fino a terra. Il lavoro nasce in collaborazione con Giancarlo Stagni, maestro di balli Filuzziani che ha ridato vita a questa antica tradizione grazie alla riscoperta e allo studio di alcuni video di documentazione risalenti agli anni ’60
Con una formazione nel campo delle arti visive e di ricerca teatrale, Alessandro Sciarroni presenta i suoi lavori in festival, musei e spazi non convenzionali, in tutta Europa, America e Asia, coinvolgendo artisti provenienti da diverse discipline e facendo proprie le tecniche della danza, del circo o dello sport. I lavori tentano di disvelare, attraverso la ripetizione di una pratica fino ai limiti della resistenza fisica, le ossessioni, le paure e la fragilità dell’atto performativo, alla ricerca di una relazione empatica tra spettatori e interpreti.
Informazioni e biglietteria presso Teatro Rossini 0733 812936, Teatro Annibal Caro 0733 892101, AMAT 071 2072439 e circuito vivaticket, anche on line. Carnet Focus per i tre spettacoli da 14 a 20 euro, singoli biglietti da 5 a 10 euro.