Costruito sulla base di un lavoro della scrittrice francese Chantal Thomas attorno a un’improbabile partita di calcio – terreno di “gioco” e di “danza” – Boys don’t cry di Hervé Koubi per sette dei suoi quattordici magnifici danzatori, giunge al Teatro Rossini in prima italiana il 2 luglio per il ventottesimo festival internazionale Civitanova Danza promosso dal Comune di Civitanova Marche, dall’Azienda Teatri di Civitanova e dall’AMAT e dedicato al maestro Enrico Cecchetti
Tra hip-hop e fluidità contemporanea, la coreografia offre uno spunto di riflessione sulla costruzione dell’identità in una società “chiusa”, attraverso momenti di testo parlato combinati allo stile caratteristico della compagnia, tra hip-hop e fluidità contemporanea. Cosa significa scegliere di diventare ballerino quando sei un ragazzo, specialmente quando provieni da Paesi dove la differenza di genere pesa ancora tanto sui destini individuali. Il lavoro gioca sul cliché del giovane uomo che preferisce la danza agli sport tipicamente “maschili” e sulla tensione che questa scelta può causare con la famiglia e con la società. Solo abbracciando la gioia trascendente della danza, questo gruppo di giovani uomini riuscirà ad affrancarsi dalla mascolinità tossica a cui la cultura dominante della società di appartenenza li vorrebbe destinati. Boys don’t cry è uno sguardo, allo stesso tempo serio e giocoso, sul diventare adulti in una società dove la via predestinata non è quasi mai quella desiderata. Ma in senso più ampio lo spettacolo è anche un messaggio sulla libertà di essere se stessi al di là di ogni condizionamento.
La storia della compagnia è legata alla biografia del suo fondatore e coreografo, Hervé Koubi. Di origine algerina, dottore in farmacia e biologo, Koubi ha proseguito la sua formazione come ballerino e coreografo presso la Facoltà di Aix Marsiglia. Formatosi all’ International Dance Centre Rosella Hightower di Cannes, poi all’Opera di Marsiglia, ha lavorato con Jean-Charles Gil, Jean-Christophe Paré, Emilio Calcagno e Barbara Sarreau tra gli altri. Nel 1999 entra a far parte del Centre Chorégraphique National de Nantes. In seguito collabora con Karine Saporta al Centre Chorégraphique National de Caen e Thierry Smits Compagnie Thor a Bruxelles. Nel 2000 Hervé Koubi crea il suo primo lavoro, Le Golem. Da allora collabora con Guillaume Gabriel per tutte le successive creazioni: da Ménagerie (2002) a Les abattoirs, fantaisie… (2004), a Moon Dogs (2007). Nel 2009 collabora con la Compagnie Beliga Kopé della Costa d’Avorio alla creazione del lavoro Un rendez-vous en Afrique. Quel progetto africano segna un punto di svolta per Hervé Koubi. A partire dal 2010 comincia infatti a lavorare con un gruppo di dodici ballerini algerini e burkinabé che rappresentano l’embrione della futura Cie Hervé Koubi. È per e con questo gruppo di ballerini che Koubi creerà tutti suoi successivi lavori compreso Boys don’t cry nel 2018. Parallelamente al lavoro di creazione per la sua Compagnia, Hervé Koubi è regolarmente invitato dai centri di formazione professionale in Francia e all’estero. Dal 2014 è coreografo associato del Pole National Supérieur de Danse (l’Ecole Supérieure de Danse de Cannes et Ecole Nationale Supérieure de Danse de Marseille). Dal 2015 è coreografo associato al Conservatoire de Danse di Brive-la-Gaillarde. Nel luglio 2015 è stato decorato con l’ordine di ‘Chevalier des Arts et des Lettres’.
La coreografia dello spettacolo è di Hervé Koubi e Fayçal Hamlat, il testo di Chantal Thomas, Hervé Koubi, musica di Diana Ross, Oum e canti tradizionali russi, creazione musicale di Stéphane Fromentin, i danzatori in scena sono Bendehiba Maamar, Mohammed Elhilali, Badr Benr Guibi, Houssni Mijem, Nadjib Meherhera, El Houssaini Zahid, Oualid Guennoun. Lo spettacolo è una coproduzione Centre Chorégraphique National de Créteil et du Val de Marne
Compagnie Käfig / Théätre de Cusset, Scène conventionnée, Scène régionale d’Auvergne.
Info e biglietteria: Teatro Rossini 0733 812936 e le biglietterie del circuito vivaticket (info AMAT 071 2072439). Inizio spettacolo ore 21.30.