CANTIERE APERTO PER
DA.RE. – dance research
sistemi dinamici per la trasmissione e la ricerca
nelle arti performative contemporanee
MANIPOLAZIONI
percorso di ricerca
in residenza a Civitanova Marche
condotto da Adriana Borriello
consulenti alla direzione artistica Ada D’Adamo, Silvia Rampelli
promotore La Scatola dell’Arte
partner di progetto Civitanova Danza & AMAT
Auditorio de Tenerife, Anghiari Dance Hub
CANGO/Compagnia Virgilio Sieni, Chiara Guidi/Soc.etas Raffaello Sanzio
Choronde Movimento e Danza Choronde, Progetto Educativo
Consortium GARR, Fondazione Piemonte dal Vivo Fondazione
RomaEuropa, Roma Europa Festival, SHORT Theatre
Teatro di Roma, Università IUAV di Venezia Laboratorio Arti Visive e Teorie della performance
Università La Sapienza di Roma Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo
Università Roma Tre Dipartimento di Filosofia Comunicazione e Spettacolo
Vera Stasi
A conclusione di una residenza di ricerca e creazione a Civitanova Marche, Adriana Borriello e il gruppo di danzatori apriranno le porte per permettere al pubblico di vedere non tanto uno spettacolo completo ma i materiali che portano alla sua realizzazione.
DA.RE. dance research è un progetto ideato e diretto da Adriana Borriello, coreografa e pedagoga di respiro internazionale, un percorso triennale di perfezionamento formativo e ricerca nelle arti performative contemporanee che pongono al centro le questioni della presenza, del corpo, del movimento, della danza. È progettato secondo un principio di inter e multidisciplinarietà, basato sul dinamico collegamento tra formazione e ricerca e incentrato sui linguaggi attuali delle arti sceniche.
MANIPOLAZIONI
Punto di partenza necessario allo sviluppo del lavoro creativo è l’esercizio delle pratiche di manipolazione. Queste focalizzano l’esperienza bivalente di muovere il corpo di un altro e di essere mossi da qualcuno. Manipolare indica letteralmente l’atto di plasmare e muovere l’altro con le mani e poi, con la stessa funzione, con tutte le altre parti del corpo. Questo tipo di pratica permette l’esercizio del rapporto tra “autonomia e dipendenza”. Le pratiche di manipolazione sollecitano lo sviluppo di ascolto-presenza poiché la condivisione dell’azione attraverso il tatto, diventa strumento per esperire in altra forma quello stato della presenza necessario alla danza, che coniuga l’empatia e la capacità di immergersi nel momento presente. Al manipolatore e al manipolato, è richiesta la massima autenticità, concretezza ed effettività delle proposte e delle risposte. Si tratta dunque di un reale esercizio sull’ascolto, innanzitutto. I risultati di tali esperienze possono essere assunti e codificati e diventare dei materiali di base per avviare processi creativi e di ricerca. Questo progetto di ricerca vuole dunque esplorare le forme e le valenze concrete, espressive e metaforiche dell’atto di manipolare, tra il visibile e l’invisibile.
INGRESSO LIBERO