uno spettacolo di mk/KLM
cast variabile:
con Philippe Barbut, Biagio Caravano, Marta Ciappina, Andrea Dionisi
Sebastiano Geronimo, Luciano Ariel Lanza, Giovanni Leone
Flora Orciani, Annalì Rainoldi, Laura Scarpini
Loredana Tarnovschi, Alice Cheophe Turati, Francesca Ugolini
ideazione e coreografia Michele Di Stefano
musica Kaytlin Aurelia Smith, Juan Atkins/Moritz Von Oswald, Underworld
luci Giulia Broggi in collaborazione con Cosimo Maggini
meteo Antonio Rinaldi
custom styling Marco Mazzoni
consulenza matematica Damiano Folli
coproduzione mk/KLM e Bolzano Danza / Tanz Bozen
in collaborazione con AMAT / Civitanova Casa della Danza
Residance/DanceHaus PIù Milano, Dialoghi – residenze delle arti performative a Villa Manin Udine
Una diversa geografia/Villa Pravernara Valenza
AngeloMai Roma, L’ Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino
con il contributo di Regione Lazio – Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili
con il contributo di MiBAC
Bermudas è un lavoro coreografico pensato per un numero variabile di interpreti (da tre a tredici), intercambiabili tra loro. È dunque un sistema di movimento basato su regole semplici e rigorose che producono un moto perpetuo, adottabile da ogni performer come una condizione per esistere accanto agli altri e costruire un mondo ritmicamente condiviso. Il lavoro è ispirato dalle teorie del caos, dalla generazione di insiemi complessi a partire da condizioni semplici, dai sistemi evolutivi della fisica e della meteorologia. Il risultato finale tende alla costruzione di un luogo carico di tensione relazionale, un campo energetico molto intenso (a cui il nome Bermudas ironicamente fa riferimento) attraversato da una spinta alla comunicazione immediata, necessaria per generare uno spazio sempre accessibile a qualunque nuovo ingresso. Lo spettacolo è costruito per essere un sistema inclusivo e permeabile; ogni apertura al pubblico è dunque una finestra aperta su uno dei possibili cast ma anche sull’unico obiettivo del lavoro: la costruzione di una danza che permetta continuamente alla danza di qualcun altro di trovare spazio. L’impianto coreografico dipende in maniera cruciale dalle caratteristiche singolari dei performer: immettere punti di vista differenti sull’uso dello spazio, la prossemica tra i corpi o il modo in cui viene percepita l’attività di danza in un rituale collettivo, trasforma immediatamente la coreografia in un progetto di incontro e mediazione tra individui che possono essere i più disparati e i più lontani tra loro per attitudine, organizzazione gestuale e intensità espressiva. E per gestione del malinteso.
ASCOLI PICENO_TEATRO DEI FILARMONICI 24 maggio ore 18.30
Biglietto euro 8
TEATRO VENTIDIO BASSO 0736 298770
AMAT 071 2072439
CALL CENTER 071 2133600
VENDITA ON LINE www.vivaticket.it
BIGLIETTERIA PRESSO I LUOGHI DI SPETTACOLO mezz’ora prima dell’inizio
ABBONAMENTI FESTIVAL APP – MASSIMO 90 – vedi il programma QUI
prima giornata [5 spettacoli] 20 euro
seconda giornata [6 spettacoli] 25 euro
due giornate [11 spettacoli] 40 euro
acquistabili fino all’inizio del primo spettacolo dell’abbonamento di riferimento