BAT_Bottega Amletica Testoriana è un progetto curato dal regista di fama internazionale Antonio Latella con l’obiettivo di mettere in relazione attrici e attori con la poetica di Giovanni Testori nella ricorrenza del centenario della sua nascita – promosso da AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali per Pesaro Capitale italiana della Cultura 2024 (progetto di Comune di Pesaro, MiC e Regione Marche con Fondazione Pescheria), Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa e stabilemobile, in collaborazione con Associazione Giovanni Testori.
8 ATTRICI E ATTORI
Il percorso si rivolge a 8 giovani attrici e attori che, nonostante si siano diplomate/i da poco o da pochi anni, conservano il desiderio e la volontà di studiare e condividere il proprio processo di ricerca con colleghi e colleghe. SCOPRI QUI GLI 8 ATTRICI E ATTORI selezionati dal progetto.
Nelle parole di Antonio Latella, che cura il progetto, BAT_Bottega Amletica Testoriana «non è e non vuole essere uno spettacolo, ma uno spazio offerto a chi vuole condividere un percorso di studio volto a qualcosa che ci porti oltre la convenzione della formalizzazione spettacolare, facendo dello studio stesso una vera condivisione con il pubblico. In altri termini, provare ad abitare un contesto di lavoro caro ai nostri maestri, la “bottega”, termine oggi forse desueto, ma che continua a indicare un approccio al fare teatro che ha nella ricerca e nell’apprendimento la propria ragion d’essere, mettendo se stessi totalmente a servizio dell’autore scelto. Il pubblico sarà invitato a prendere parte a questo incontro tra gli otto attori e attrici scelti e la trilogia scritta da Giovanni Testori, in diverse tappe della sua vita, intorno alla figura di Amleto. Tre possibilità di Amleto, tre stazioni dove ciascuna di esse sovverte, riscrive e riflette sulla figura del principe di Danimarca e del suo rapporto con il corpo morto del padre. La prima tappa verterà sul confronto con la sceneggiatura scritta da Testori per un Amleto cinematografico mai realizzato, che proprio grazie a questa “mancanza” rinasce oggi nel suo mistero che la rende unica e forse memorabile. Un testo scritto per il cinema, dove gli attori e le attrici saranno interrogati principalmente su cosa significhi, per loro, rendere teatro qualcosa che all’origine non lo è, e soprattutto come rendere tridimensionale, dotare della profondità del reale, una scrittura nata per il grande schermo. Nella seconda tappa o stazione, affronteremo L’Ambleto nella sua vertigine linguistica che supera il dialetto reinventandosi come lingua madre; probabilmente una delle riscritture più importanti del Novecento. Gli attori e le attrici dovranno abitare questa lingua e provare a renderla accessibile e potente anche per la loro generazione, che per questioni anagrafiche poco conosce la forza evocativa del verbo testoriano. L’ultima tappa metterà invece i partecipanti a confronto con Post-Hamlet, un testo sconvolgente perché, pur parlando di Amleto, lo elimina letteralmente dalla scena. Un testo che si fa essenza, colonna dorsale di un corpo che continua a vagare tra tutti coloro che vorrebbero vegliare sui morti e prendersene cura. Sarà, per gli attori e le attrici, un incontro rivelatore, e speriamo possa esserlo per tutti coloro che verranno a condividere con noi queste stazioni di studio, di fatto qualcosa di simile a un oratorio laico che possa aiutarci a rendere questo percorso un evento che somigli e racchiuda in sé il più possibile il termine “ricerca”. Credo che questa esperienza rara possa essere chiamata “possibilità”; possibilità non solo per gli attori e le attrici e per tutte le maestranze chiamate a farne parte, produttori compresi, ma anche e soprattutto per il pubblico, che potrà farsi, insieme a noi, una sorta di ricercatore capace di accettare e credere più nel rischio dell’avventura che nel risultato. Darsi, quindi, una possibilità vera per una vera scoperta.»
8 SPETTATRICI E ATTORI
Se otto sono le attrici e gli attori selezionati, otto saranno anche le spettatrici e gli spettatori complici della loro ricerca, che le/li affiancheranno in una sorta di inedita “intimità”, condividendone il percorso in un vero processo di scambio reciproco. In una società sempre più vocata al facile consumo di prodotti anche culturali, questa esperienza vuole sperimentare una relazione inedita che non metta lo spettatore di fronte a un prodotto finito ma che lo interpelli durante il processo di creazione.
Gli spettatori e le spettatrici che vorranno partecipare alla call dovranno possedere i seguenti requisiti: avere tra i 18 e 35 anni compiuti o da compiere entro settembre 2023; se studentesse/studenti sono validi tutti i corsi di studio tranne quelli professionalizzanti i mestieri dello spettacolo dal vivo (a titolo esemplificativo e non esaustivo: corsi di regia, recitazione, ecc; sono ammessi invece corsi afferenti all’ambito dello spettacolo dal vivo quale oggetto di studio, corsi sulla comunicazione, sulla cultura e/o corsi letterari); se lavoratrici/lavoratori operare da ambito diverso da quello professionale dello spettacolo dal vivo. Le/i partecipanti verranno valutati sulla base della lettera motivazionale. La domanda d’ammissione dovrà pervenire entro e non oltre lunedì 17 luglio 2023 via e‐mail al seguente indirizzo: bat@amatmarche.net (a cui fare riferimento anche per eventuali informazioni ulteriori).
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