Si è spento ieri sera Eugenio Allegri. Unendosi al dolore della moglie Susanna, dei fratelli, della sua storica collaboratrice Serena Guidelli, l’AMAT ne ricorda con affetto e commozione la grande figura di uomo di teatro che, per statura di artista e mitezza di grande umanità, ha saputo sempre affascinare platee e unire colleghi
Amico di lunga data della nostra regione, Allegri è stato teatrante a tutto tondo, autore, regista, organizzatore. Ma, soprattutto, attore. Solo “Novecento”, il capolavoro di Baricco (pensato dall’autore “per un attore, Eugenio Allegri e un regista, Gabriele Vacis”) che lo ha fatto conoscere anche al grande pubblico, chiuse qui la prima lunghissima tournée nel ’97, tornando in scena più e più volte nelle Marche sempre acclamato dal pubblico. Lo scorso dicembre, a oltre venticinque anni dalla prima, il monologo è andato per la terza volta nuovamente in scena a Pesaro nella stagione in abbonamento, continuando ad affascinare il pubblico nelle sei date in tutto esaurito. E poi “La Storia di Cyrano”, riempiendo anche qui le sale, che nei primi anni di questo millennio inaugurò quei progetti di co-produzione leggera ideati dall’AMAT, con i quali il patrimonio dei teatri delle Marche veniva messo a disposizione di compagnie e artisti per l’allestimento, prove e debutti in anteprima o in prima nazionale dei loro nuovi spettacoli. O, ancora, i progetti particolari ai quali Allegri si prestava con il suo modo ‘leggero’, senza complicazioni e sempre senza risparmiarsi. Fra questi il melologo “Lauda per Frate Francesco” del pianista jazz e compositore umbro Ramberto Ciammarughi, nato oltre vent’anni fa a Grottazzolina, messo a punto di lì a poco in una permanenza al teatro di Ostra, rappresentato poi in tutta Italia, e tornato in scena la scorsa estate, applauditissimo, nel cartellone di Sant’Elpidio Jazz Festival. (Segue comunicato ufficiale del Teatro Stabile di Torino)
***
TEATRO STABILE DI TORINO – TEATRO NAZIONALE
Si è spento ieri sera, all’età di 66 anni, Eugenio Allegri. Ne danno il triste annuncio la moglie Susanna, i fratelli e la sua storica collaboratrice Serena Guidelli, ai quali si stringe nel dolore tutto il Teatro Stabile di Torino.
Nato a Collegno e diplomato nel 1979 alla Scuola Galante Garrone di Bologna, Eugenio Allegri è stato attore e regista di riconosciuto talento, lavorando, fra gli altri, con Leo De Berardinis, Dario Fo, Gabriele Vacis,
Vittorio Franceschi e Leo Muscato. Il suo volto e la sua voce sono indissolubilmente legati a Novecento di Alessandro Baricco, che ha portato in scena per oltre vent’anni sui palcoscenici italiani ed europei. Nel 2009 aveva riaperto il Teatro Carignano appena restaurato come protagonista dello Zio Vanja di Anton Čechov, diretto da Gabriele Vacis, che nel 2012 lo scelse anche per Rusteghi di Goldoni.
Nel 2016 aveva accettato la sfida di Dario Fo di dirigere il giovane Matthias Martelli in una nuova e apprezzata versione di Mistero Buffo, prodotta dal Teatro Stabile di Torino, e nel 2017 era tra gli interpreti principali dell’adattamento teatrale de Il nome della rosa di Umberto Eco, diretto da Leo Muscato.
Influenzato da Lecoq, nel corso della sua carriera è stato riconosciuto come erede, cultore e maestro della Commedia dell’Arte, che ha saputo tramandare sapientemente alle nuove generazioni, attraverso laboratori, seminari ed una presenza costante nel corpo docente della Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino.
«Con Eugenio Allegri scompare uno degli artisti più rappresentativi della nostra Città e della scena teatrale italiana: un talento straordinario, professionista appassionato e acclamato, uomo mite e garbato – dichiarano il Presidente Lamberto Vallarino Gancia e il Direttore Filippo Fonsatti. Nella sua lunga e fortunatissima carriera ha esportato in tutta Italia e all’estero il nome del Teatro Stabile di Torino, conquistando anche il pubblico di Londra, Pechino e Shanghai. Alla moglie Susanna ci stringiamo nel dolore – concludono il Presidente e il Direttore – impegnandoci a celebrarne il ricordo e custodirne la memoria».«Eugenio è stato un grande attore – dichiara Gabriele Vacis – ma soprattutto un grande amico. Dal padre Capuleti di Romeo e Giulietta al Fulgenzio di Goldoni, da Novecento a Cyrano ha segnato profondamente l’esperienza del Teatro Settimo. Gli vogliamo bene e gliene vorremo per sempre. Ciao amico».
Nei prossimi giorni presso il Teatro Carignano verrà allestita la camera ardente per l’ultimo saluto.
Segue un pensiero del Direttore artistico del Teatro Stabile di Torino, Valerio Binasco:
«Eugenio Allegri è stato un attore poeta. Emanava un fascino speciale, unico, perchè era capace di esercitare la forza di seduzione della recitazione senza adoperare mai la forza. Adoperava solo la dolcezza, perfino quando gli capitava di interpretare ‘i cattivi’. Quando lo vedevi in scena ti ritrovavi dinnanzi a un artista che immediatamente percepivi come un potenziale ‘protagonista’, ma insieme lo percepivi anche come se si fosse smarrito, come se la sua timidezza lo avesse portato al centro della scena per caso. Un po’ come succedeva in tanti film di Chaplin, quando Charlot si ritrovava al centro dell’attenzione per un qualche accidente. Era chapliniano, Eugenio, ma c’era qualcosa in lui anche di Gogol. E questo gli donava una qualità
molto rara in un attore: la grazia. Dire che era dotato di grazia, per me è il più grande complimento che si possa fare ad un attore. Amava far ridere, amava i clown e la commedia dell’arte, della quale era un vero esperto e maestro. Era un attore straordinario che sapeva tenere insieme il carisma dei grandi personaggi, con la tenerezza del ‘suo’ personaggio. Ho appena saputo della sua morte, e sono molto scosso. Grazie Eugenio per tutto quel che ci hai insegnato e che hai fatto, attore poeta dai guizzi comici e malinconici,
istrione dagli occhi smarriti, amico di passeggiate per Torino a passi svelti nel freddo del dopoteatro d’inverno, nei nostri cappotti gogoliani».
STAMPA:
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Ufficio Stampa e Comunicazione
Simona Carrera (Responsabile), Valeria Sacco
Via Rossini 12 – Torino (Italia). Telefono + 39 011 5169435 – 5169430
E-mail: carrera@teatrostabiletorino.it – sacco@teatrostabiletorino.it