Valerio Aprea con “Lapocalisse”, su testi scritti insieme a Marco ‘Makkox’ Dambrosio, chiude sabato 29 marzo “Ecletticittà”, la stagione in abbonamento del Teatro Tullio Giacconi di Chiaravalle, proposta da Comune e AMAT con il sostegno di Regione Marche e Ministero della Cultura.
L’apocalisse è imminente. L’apocalisse è prossima. L’apocalisse è inevitabile.
Ma siamo proprio sicuri? Davvero non c’è un barlume di speranza? Un minimo spiraglio di possibile intervento per scongiurare un destino che sembra ineluttabile? E se sì, a quali condizioni? Attraverso quali ostacoli? Siamo ancora in tempo per correggere la rotta? Ma poi, soprattutto, la vogliamo davvero correggere questa rotta?
Dalla scienza al suo opposto, dagli algoritmi alle abitudini quotidiane, dalla politica al progresso e l’inerzia che lo frena, Valerio Aprea porta in scena una serie di monologhi scritti per lui da Marco Dambrosio, in arte Makkox in un assolo iperbolico attorno al concetto di cambiamento, necessario ad affrontare il buio che ci minaccia laddove comicità e assurdo divengono strumenti affilati per affrontare e provare a scongiurare il grande spauracchio dell’apocalisse.
Dall’incontro tra l’attore e il disegnatore all’interno di Propaganda live su la7 nasce questo spettacolo che inserisce alcuni dei monologhi più significativi di quell’esperienza all’interno di un discorso più ampio fatto direttamente al pubblico coinvolto a più riprese in quello che si può definire un assolo a metà tra il recital e la stand–up.
Scrive Valerio Aprea nelle note allo spettacolo: «Così come alcuni dei grandi geni della storia sono stati spesso accostati a sindromi cognitivo-comportamentali cui sembra debbano attribuirsi proprio le cause della loro stessa genialità, Marco anche credo abbia un problema simile se non addirittura neurologico nel senso che lui vede la realtà tipo Keanu Reeves in Matrix quando alla fine la decripta riuscendo a leggerla in quelle stringhe di dati verdi tipiche delle macchine. Ecco Marco riesce a leggere le cose nella loro potenziale versione comica, ma non solo, anche poetica o allegorica, in continuazione, ogni secondo, ovunque, in automatico, è più forte di lui. Ed è imbarazzante averci a che fare. Perché è chiaramente un potere soprannaturale che tu non hai né avrai mai. È come lavorare con un Avenger. E io, grazie a lui, a mia volta ho scoperto di poter umilmente azzardare ad avventurarmi oltre la soglia di demarcazione tra attorialità (esclusivamente esecutivo–performativa) a me pertinente, e autorialità (creativo–ideativa) a me invece, sin qui, preclusa. Ecco, nel lavoro di questi ultimi 4 anni a Propaganda live ho avuto quindi la fortunata opportunità di poter collaborare alla creazione, elaborazione e stesura di una trentina di monologhi principalmente in fase di editing, cioè di rifinitura, messa a punto e revisione, e talvolta anche di briefing ossia di spunti iniziali da cui partire, stabilendo così un rapporto con Marco che mi sentirei di paragonare, in termini automobilistici da Formula Uno, a quello tra ingegnere–costruttore (lui) e pilota–collaudatore–meccanico (io)».
Lo spettacolo è una produzione Argot Produzioni e Dada in collaborazione con Fondazione Sipario Toscana, con Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito e con Elastica.
Biglietti e informazioni: Teatro Giacconi tel. 071/7451020, biglietterie del circuito AMAT/Vivaticket, vivaticket.com (con aggravio del costo in favore del gestore del servizio). Info AMAT tel. 071/2072439, Ufficio Cultura Comune di Chiaravalle (tel. 071/9499266).
Inizio ore 21. ***