“La madre di Eva” interpretato, adattato e diretto da Stefania Rocca è in scena al Teatro Feronia di San Severino Marche domenica 26 gennaio, nuovo appuntamento della stagione in abbonamento promossa da Comune e AMAT con il contributo di MiC e Regione Marche. Nello spettacolo, tratto dal romanzo omonimo di Silvia Ferreri (NEO Edizioni) finalista al Premio Strega nel 2018 e prodotto da Stage Entertainment con Enfi Teatro e Oraone Production, a San Severino in unica data per le Marche, sono scena con Stefania Rocca gli attori Bryan Ceotto e Simon Sisti Ajmone. Le musiche sono di Luca Maria Baldini.
«“La madre di Eva” – scrive Stefania Rocca nelle note di regia –è la storia, toccante e contemporanea, di una madre che parla a sua figlia – lei l’ha sempre considerata una femmina – in una clinica di Belgrado, mentre al di là del muro, stanno preparando la sala operatoria e i dottori tracciano linee verdi sul suo corpo nudo, per permettergli di realizzare, finalmente, il suo desiderio: prima dei miei diciotto anni voglio sottopormi all’intervento che mi renderà quello che sono davvero: un uomo.
In un dialogo surreale senza risposte, sospeso tra l’immaginato e il reale, la madre racconta la loro vita fino a quel momento. Un viaggio costellato di amore e odio, sensi di colpa, paure, desideri e speranze. Madre e figli sono le facce di una società che evolve e non dà tempo, ci spiazza e ci rende soli.
Lo spettacolo grazie a diversi linguaggi (cinema, visual art, teatro e letteratura) ci immerge nei sogni e negli incubi, nel presente e nel passato, nei flussi di coscienza dei personaggi principali. Racconterò il forte contrasto generazionale attraverso una storia archetipa di oggi, osservando le tematiche transgender da diverse prospettive: dal punto di vista di chi ne è fisicamente coinvolto ed anche di chi, per ruolo, sente il dovere di proteggere “la sua creatura”, con il timore delle discriminazioni che la società spesso riserva a coloro che perseguono un percorso di transizione.
La transizione di cui parliamo è quella da un corpo femminile a uno maschile, generalmente meno raccontata, più difficile da comprendere per la società poiché porta con sé complesse questioni etiche e culturali».
Biglietti botteghino del Teatro Feronia (tel. 0733/634369 e Pro Loco 0733/638414); biglietterie del circuito AMAT, su vivaticket.com (con aggravio di costo in favore del gestore del servizio).
Informazioni AMAT 071/2072439 amatmarche.net
Inizio ore 20.45 ***