con (fra gli altri) Andrea Cosentino, Stefania Evandro, Pierfrancesco Giannangeli, Enrico Piergallini, Gilberto Santini, Antonio Silvagni, Pierluigi Tortora, Piergiorgio Cinì. (chi altro? Paola Chiama…Troli, Rossi, Perazzoli)
produzione Teatri Invisibili
Per festeggiare a modo nostro la trentesima edizione dell’Incontro Nazionale dei Teatri Invisibili, abbiamo scelto un luogo storico per la rassegna, la Sala Kursaal: proprio qui, sin dai primi anni, prendeva vita lo “Spazio proposte”, un’occasione in più offerta a tutti coloro che, per un motivo o per un altro, non riuscivano a presentare i loro lavori in forma compiuta all’interno del festival; e proprio qui abbiamo visto molti fra quelli che ora sono grandi artisti affermati muovere i loro primi passi al di fuori dei loro territori ed avere la possibilità di far apprezzare il loro percorso creativo ad altri gruppi provenienti da tutta Italia. In mezz’ora (il tempo che ognuno aveva a disposizione) si mostrava un estratto di uno spettacolo in fieri, si parlava di un’idea da realizzare e per cui si cercavano aiuti e partner, si mettevano in mostra le proprie capacità creative a tutto tondo; insomma si viveva un Incontro entusiasmante che creava nuovi legami e rompeva l’isolamento a cui molte realtà (singole e di gruppo) erano costrette da un assurdo meccanismo di gestione e di distribuzione teatrale: un assalto in piena regola a quella cittadella del teatro che si era chiusa in se stessa e non consentiva alle nuove generazioni di entrare a farne parte. Talmente forte l’impatto di quella rivoluzione teatrale partita dal basso e del meccanismo dell’autoconvocazione che regolava l’accesso alla rassegna da far ritenere i Teatri Invisibili come il più significativo movimento teatrale del secondo Novecento, insieme a quello del Terzo Teatro (di barbiana memoria). Eugenio Barba, uno dei padri del teatro contemporaneo mondiale, riconoscendo il ruolo fondamentale degli Invisibili, decise di inviare a San Benedetto del Tronto uno degli orecchini ottenuti dalla fusione della targa d’oro del “Premio internazionale Luigi Pirandello” assegnatogli nel 1997. “Desidero regalare gli orecchini a coloro che in Australia, in Africa, in Asia, in Europa e nelle Americhe difendono i teatri del margine, da non confondere con i teatri marginali”: queste le emozionanti parole di Barba. Con il peso di una relativa maturità ma con lo stesso spirito indomito, siamo qui a dare vita a questa Festa, insieme ai più cari amici degli Invisibili, caratterizzata da brevi performance teatrali e da un momento conviviale finale, come da tradizione di questo viaggio trentennale. Senza dimenticare che proprio in questi giorni (per l’esattezza il 31 ottobre) ricorre il quarantennale della morte di Eduardo De Filippo, altra fonte inesauribile di ispirazione per molti dei teatranti che abbiamo visto in questi anni all’interno dell’Incontro.
GROTTAMMARE_SALA KURSAAL sabato 26 ottobre ore 18
ingresso libero
teatriinvisibili.wordpress.com
facebook teatriinvisibili
INFO AMAT 071.2072439 dal lunedì al venerdì h 10-16
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