TREIA, 19 mar. 2012 – Romeo e Giulietta, qui nella traduzione di Salvatore Quasimodo e allestito dalla compagnia ATIR con la regia di Serena Sinigaglia, è in scena martedì 20 marzo al Teatro Comunale di Treia nella stagione realizzata da Comune e Amat con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Marche.
TREIA, 19 mar. 2012 – Romeo e Giulietta, qui nella traduzione di Salvatore Quasimodo e allestito dalla compagnia ATIR con la regia di Serena Sinigaglia, è in scena martedì 20 marzo al Teatro Comunale di Treia nella stagione realizzata da Comune e Amat con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Marche.
Il capolavoro shakespeariano è interpretato da Marco Brinzi, Mattia Fabris, Matilde Facheris, Stefano Orlandi, Carlo Orlando, Andrea Panigatti, Arianna Scommegna, Chiara Stoppa, Sandra Zoccolan. Le scene sono di Maria Spazzi, le luci di Alessandro Verazzi, i costumi di Federica Ponissi.
«Siamo nati nel 1996 con Romeo e Giulietta, – scrive Serena Sinigaglia in una nota di regia-. Avevamo tutti vent’anni o poco più e volevamo fare teatro. Fondammo l’A.T.I.R. (Associazione Teatrale Indipendente per la Ricerca) per poter distribuire liberamente lo spettacolo. Romeo e Giulietta fu un successo insperato e sorprendente. Girammo tutta l’Italia e l’estero, nei principali teatri). Per cinque anni ci permise di far quadrare i conti, di vivere di teatro, divertendoci e imparando. Quale miglior modo per festeggiare il compleanno che riproporlo? Il nostro gruppo compie la stessa età dei due protagonisti e mai come in questi giorni bui per la cultura italiana sentiamo il bisogno di affermare, di fronte al mondo che ti sfinisce di indifferenza e di prepotenza, la nostra gioiosa, irriverente, infaticabile voglia di vita e di teatro. […] Romeo e Giulietta è la dirompente energia della giovinezza che non si chiede perché è al mondo, essa è “il mondo”. La giovinezza è assoluta in tutto, nell’amore come nell’amicizia, è la purezza indomabile di una prima volta vissuta senza le difese che l’età matura costruisce e oppone. Quindici anni fa noi eravamo tutto questo senza saperlo. Oggi lo siamo perché ci crediamo. Un grande classico per “rivivere” ha bisogno di farsi carne e voce concrete, ha bisogno di diventare reale sul palcoscenico, come se le sue antiche parole fossero state scritte oggi per il pubblico di oggi. Con Shakespeare questo miracolo può accadere. […] Sono grata a questo grande autore per avermi indicato una via, per avermi insegnato un mestiere, con l’ironia e la leggerezza che rendono la sua opera un capolavoro ancora più attuale. Un grande classico non dovrebbe mai intimorire il pubblico o annoiarlo, bensì mettere in risalto la potenza comunicativa del mezzo teatrale che sa colpirti più a fondo degli altri mezzi di comunicazione. Romeo e Giulietta è divertente, è molto più divertente di “Zelig” e del “Grande fratello”. È coinvolgente e commovente molto più di qualsiasi sceneggiato o film d’azione.
Il nostro Romeo e Giulietta, è la storia di un gruppo di ragazzi che sognavano un mondo diverso, e ora, anche se non sono più ragazzi, ma uomini e donne, continuano a sognarlo con la stessa “disperata vitalità” e lo stesso immutato bisogno di verità».
e biglietti: Teatro Comunale piazza Arcangeli, 3 tel. 348/3417306. Info anche all’AMAT corso Mazzini, 99 Ancona (tel. 071/ 2072439). Inizio spettacolo ore 21,15.—