mise en éspace dal romanzo di Luigi Malerba
adattamento Alessandra Pizzi
con Paola Quattrini ed Enrico Lo Verso
produzione Ergo Sum
Il più bello e il più interessante dei soggetti è quello dell’Odissea. È più grande e più umano di quello dell’Amleto, superiore al Don Chisciotte, a Dante, al Faust. Joyce nel 1917
Enrico Lo Verso e Paola Quattrini, raccontano il viaggio di ritorno di Ulisse nella sua patria, ma lo fanno ribaltando la storia dei due coniugi, umanizzandone il mito e costruendo una narrazione che alterna i pensieri di Ulisse e quelli della moglie. I loro miti, come nel testo di Malerba, sono sicuramente meno eroici rispetto a quelli omerici. Ulisse è un uomo stanco, condannato, una volta tornato a casa, a non essere mai riconosciuto. Ma è lui a essere davvero irriconoscibile o sono gli occhi degli altri a non riconoscerlo? Penelope, a differenza di quanto avviene nel poema epico, lo riconosce dal primo momento eppure, offesa dal gioco di finzione e menzogne da lui instaurato, finge di non riconoscere l’identità del marito. In verità i due non riescono a riconoscere l’altro come il proprio sposo, ecco quindi che questa diventa una storia sul riconoscimento di sé e dell’’altro e sull’accettazione di ciò che appare estraneo, solo perché, in realtà, diverso da come immaginato. Sta qui il dramma di questa Penelope e di questo Ulisse che non si riconoscono in fondo per quello che sono diventati e, una volta superato il gioco di finzione, provano a ristabilire un’unione matrimoniale, ma tutto appare ormai svuotato. E da questo vuoto Ulisse sente nascere il desiderio di fuggire, messo a freno soltanto dalla paura dell’ignoto, una condizione che gli farà riscoprire l’essenza di essere in due.
Enrico Lo Verso e Paola Quattrini, tra i più rappresentativi interpreti della scena artistica nazionale, raccontano uno dei capolavori della letteratura mondiale: il viaggio dell’eroe omerico e il suo ritorno a Itaca, da una prospettiva nuova è assolutamente originale: Odisseo dismette i panni dell’eroe e diventa Uomo e, come tale , si confronta con il suo Mondo, fatto di affetti, emozioni e umane fragilità.
MONTE RINALDO_AREA ARCHEOLOGIA LA CUMA domenica 4 agosto ore 19
BIGLIETTI posto unico numerato15 euro – 12 euro ridotto under 25, over 65 anni, convenzionati vari in prevendita QUI.
Biglietteria presso Area Archeologica La Cuma 338 2294521
il giorno di spettacolo dalle ore 17
4 agosto, ore 17
Monte Rinaldo, Area Archeologica La Cuma
Visita guidata all’Area archeologica La Cuma
a cura di Comune di Monte Rinaldo
info e prenotazioni AMAT 071 2075880 lun-ven 10/16 – info@cumarcheologia.it
prenotazione necessaria entro le ore 16 del 2 agosto
riservata ai possessori del biglietto dello spettacolo
AMAT
biglietterie del circuito 071 2072439
L’acquisto on line comporta un aggravio del costo in favore del gestore del servizio e non consente di accedere alle categorie di riduzione.